(E.Masetti) – Mentre la Romasi riorganizza, come tutte le altre società, ancora non si sa come si riorganizza il campionato dopo la decisione di non disputare le partite della giornata prevista nello scorso week-end.
Il dubbio è: slittamento di tutto il calendario o rinvio della giornata alla data già individuata, cioè il 25 aprile? Ancora non si sa e ieri il direttore generale della Roma Franco Baldini ha espresso tutto il suo disappunto: «Dopo più di un giorno e mezzo passato in frenetiche consultazioni telefoniche con le proprie società affiliate, una Lega Calcio evidentemente delegittimata in quelle che dovrebbero essere le sue funzioni, non è ancora in grado di prendere una decisione in merito alla giornata di campionato che avrebbe dovuto svolgersi tra ieri ed oggi. Posto che la Roma avrebbe accettato, così come accetterà, qualsiasi decisione la Lega sia in grado di prendere, la stessa società, consultata al riguardo, aveva dato parere favorevole alla proposta della stessa Lega di far “slittare” la giornata di campionato piuttosto che ad un rinvio della stessa, anche per non prestare il fianco ad eventuali polemiche riguardo la regolarità del campionato. Parere, ci è stato detto, condiviso dalla stragrande maggioranza degli altri Club. Eppure, nemmeno in presenza di questi elementi, la Lega è in grado di prendere decisioni, impegnata com’è a fronteggiare coloro che privilegiano i propri interessi particolari rispetto ad ogni altra considerazione. Alla fine riusciamo ogni volta a dimostrare quello che siamo: persone che anche nelle situazioni più tragiche come quella a cui è dovuta la sospensione del campionato, non riescono a non cadere nel ridicolo».
La Roma, intanto, domani ricomincerà a preparare senza sapere se dovrà affrontare nel prossimo week-end la Fiorentina o la Juventus. Ieri Luis Enrique si è riunito con il suo staff subito dopo l’allenamento anche per decidere come comportarsi in vista dell’ultimo mese di campionato. Dopo essersi consultato con il suo staff, col preparatore Cabanellas ad avere più voce in capitolo, ha deciso di non stravolgere i piani di lavoro: una seduta di allenamento al giorno (…), quasi sempre pomeridiana, e nessun richiamo specifico, tranne per quei giocatori che hanno e avranno bisogno di programmi personalizzati. Vedi, tanto per fare un esempio, Totti e De Rossi. La decisione di Luis Enrique e del suo staff è stata presa per due motivi: primo la Roma, che ha chiuso in crescendo la partita contro l’Udinese, ha dimostrato di essere atleticamente in forma. Luis Enrique su questo è sempre stato chiaro e anche quando i risultati non arrivavano non ha mai dato la colpa a problemi fisici. Si è sempre fidato a occhi chiusi del suo giovanissimo preparatore, 25 anni appena, e con lui ha sempre preso ogni decisione in merito al lavoro da far fare ai giocatori.
Mercoledì scorso, nel post partita, quando gli è stato fatto notare questo aspetto ha orgogliosamente rivendicato la sua scelta. E da quei minuti finali tutti corsa e carattere contro l’Udinese è partita la scelta di far allenare normalmente la squadra nonostante i ritmi serrati. Secondo motivo, non meno importante del primo: col rientro di quasi tutti gli effettivi, Luis Enrique potrà ruotare i giocatori a disposizione. (…)