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IL ROMANISTA Barba: “Arrivederci Juve…”

Festeggiamenti con la Coppa

(V. Meta) – Non ha segnato come Tallo né incantato come Piscitella, eppure sulla stagione da record della Primavera la firma di Federico Barba si legge ben chiara.

[…]

È vero che sognavate il triplete?

Eh sì. Sarebbe stato fantastico vincere tutto. Però va bene così, con la Juve abbiamo avuto subito l’occasione per rifarci e ora pensiamo a chiudere al meglio.

Questa per te è stata un po’ la stagione della consacrazione.

Sì, sono cresciuto molto e devo ringraziare il mister che mi ha fatto giocare quasi sempre, credo sia servito anche per migliorare l’intesa con gli altri compagni di reparto, visto che abbiamo giocato un po’ tutti. Ormai è da tanto che giochiamo insieme e ci sono tutti giocatori bravi, alla fine se giocavo io o un altro non cambiava poi molto.

La duttilità è stata spesso la tua fortuna.

Il ruolo non è problema. Posso giocare al centro, a sinistra, è capitato anche a destra, anzi ci ho vinto pure uno scudetto (con gli Allievi Nazionali, ndr). Io mi adatto sempre. È una cosa che mi è rimasta da quando ero piccolo e giocavo a centrocampo, esperienza che mi è servita negli Allievi, dove in qualche partita mi è capitato di fare il mediano. Cambiare ruolo non mi crea difficoltà.

Quest’anno per te è arrivata anche la nazionale.

Sì, a ottobre per le partite di qualificazione agli Europei, quando si era fatto male Orchi. È andata subito bene, non ho avuto problemi e mi sono adattato a quello che mi chiede di fare Evani, che poi non è molto diverso da quello che mi chiedono alla Roma.

E con la prima squadra?

Mi sono allenato con loro per una settimana qualche tempo fa, ma non erano in emergenza in difesa e infatti il sabato mi hanno rimandato giù… pazienza, va bene anche così.

Nei tuoi primi tre anni di Roma hai vinto due scudetti. Non male, vero?

Ho avuto una grande fortuna. Devo dire che sono capitato in un’annata particolarmente buona.

Qualche autografo l’hai già firmato?

Ogni tanto sì, però ancora è presto.

Alle finali ci saranno molte aspettative su di voi.

Eh, mi sa di sì. È anche normale, in fondo ci arriviamo da campioni in carica, però credo che ormai sappiamo anche come affrontarle. Siamo una squadra non giovanissima, diciamo in età, ma con una certa esperienza perché qualche finale l’abbiamo già giocata. Sappiamo che saranno gare molto tese, ma ce la metteremo tutta fino all’ultimo per tenerci questo scudetto.

Intanto avete vinto la Coppa Italia all’Olimpico.

È stato bellissimo, anche perché le ultime due partite che avevamo giocato all’Olimpico non erano andate come volevamo, eravamo stati anche un po’ sfortunati, specialmente in Supercoppa, e sembrava veramente una maledizione. Anche per questo era una partita importante per tutti noi, c’era tantissima gente ed è stato bello anche per quello.

Rimanete l’unica squadra ad aver vinto allo Juventus Stadium.

È vero. Anche lì è stato fantastico, andare a vincere in quello stadio nuovo, che poi è veramente bello, una bolgia visto che giochi con il pubblico a un metro da te, un po’ all’inglese. Anche questa è una cosa che ci rimarrà per sempre.

Juve-Roma l’hai vista in Under 19?

Sì, e di juventini ce n’erano parecchi.

Vi hanno preso in giro?

Abbastanza. Non sono juventini quanto noi siamo romanisti, però…

Juve e Roma unite dalla nazionale.

Già. Sono una squadra molto forte e lo dimostra il fatto che tanti di loro siano in azzurro.

Vi siete dati appuntamento alle finali?

Beh, diciamo che ce lo siamo detti che potrebbe non essere finita fra noi e loro… Sicuramente faranno bene anche alle finali, poi se ci dovessimo incontrare ancora, vorrà dire che sarà un’altra bella partita.

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