(V. Vercillo) – Ancora uno stop per Fabio Borini. A 48 ore dalla trasferta della Roma a Torino contro la Juventus, il numero 31 è stato costretto a interrompere l’allenamento sui campi di Trigoria a causa di una riacutizzazione del dolore nella regione lombare sinistra. Già oggi, giorno della rifinitura, si saprà se riuscirà a recuperare o se invece dovrà saltare la sfida contro la capolista. A Trigoria però non c’è allarmismo, vista l’abbondanza in attacco.
A sostituire Borini, assente dai campi dalla gara contro il Milan del 24 marzo scorso per una lesione di primo grado al bicipite femorale sinistro, sono pronti Bojan Krkic ed Erik Lamela. Entrambi chiamati, dopo gli ultimi gol tanto belli quanto inutili di Lecce, a riscattarsi ancora una volta. Con Borini out, dovrebbe essere l’ex Barcellona a far parte del tridente titolare assieme a Totti e Osvaldo, anche se i numeri dicono che Luis Enrique a Lamela non rinuncia praticamente mai. Nessun problema, viceversa, per Stekelenburg: il portiere olandese, che aveva saltato la sessione di lavoro di due giorni fa a causa di una leggera sindrome influenzale, ieri si è allenato regolarmente agli ordini del tecnico Luis Enrique.
Nel penultimo allenamento settimanale per la Roma, nel corso delle esercitazioni tattiche Luis Enrique ha mescolato nuovamente le carte rispetto ai giorni precedenti, provando la coppia difensiva De Rossi-Heinze. Il tecnico giallorosso ha poi prestato grande attenzione ai movimenti della difesa, lavorando per una parte della seduta solamente con i componenti del reparto arretrato. De Rossi, quindi, sembra essere destinato a scendere in campo sulla linea difensiva a protezione di Stekelnburg. In coppia con lui il ballottaggio è aperto tra Kjaer e Heinze. Sulle fasce i soliti tre in lotta per due posti: Taddei, José Angel e Rosi. A centrocampo Gago, Marquinho e Pjanic sembrano sicuri del posto, dato l’arretramento di De Rossi, con il bosniaco che avrà il compito, come all’andata, di limitare il raggio d’azione di Pirlo, giocatore dai cui piedi passano praticamente tutte le azioni della Juventus. In attacco, Borini e ballottaggio Lamela- Bojan a parte, le uniche certezze sono Totti e Osvaldo. Il capitano non vede l’ora di vendicare quel rigore sbagliato all’andata. L’italo-argentino, invece, è carichissimo: dopo la disfatta di Lecce, che l’ha particolarmente segnato, ha avuto un confronto con il dg Baldini per capire se la società ha ancora fiducia in lui. Osvaldo vuole continuare a dimostrare di valere tutti i 17 milioni con cui è stato pagato, fino all’ultimo centesimo. E per ora i numeri stanno dalla sua parte: 11 gol in 23 partite, 1.878 minuti giocati. Numeri grazie ai quali il ricordo di Vucinic si allontana sempre di più. Altro che rimpianto…