(C.Zucchelli) – Luis Enrique riparte da Roma-Udinese. E riparte dalla coppia centrale scesa in campo contro friulani e cioè De Rossi e Kjaer. Nell’allenamento di ieri, il primo dopo i due giorni e mezzo di riposo, il tecnico ha riprovato quelli che potrebbero (o dovrebbero) essere i centrali allo Juventus Stadium. Niente rientro per Heinze quindi, almeno stando alle indicazioni che arrivano da Trigoria. Luis Enrique è convinto che De Rossi possa dare in questo momento più garanzie dell’argentino e, come all’andata, crede che il suo carisma possa essere fondamentale contro i bianconeri. La scelta di Luis Enrique dipende anche dall’abbondanza che c’è a centrocampo. Gago, Pjanic, Marquinho, Greco, Simplicio e Perrotta – più Viviani, eventualmente – sono tutti a disposizione e quindi ci si può permettere di spostare più indietro De Rossi. In questo momento Gago come vertice davanti alla difesa e Pjanic e Marquinho come intermedi sono i titolari con quest’ultimo che, anche nell’allenamento di ieri, viene segnalato in grande forma. Dall’abbondanza del centrocampo a quella dell’attacco. Col rientro di Borini in cinque si giocheranno le tre maglie a disposizione. E sarà davvero difficile decidere chi lasciare fuori. Totti è Totti. E basterebbe questo, se non fosse che il Capitano contro l’Udinese è stato uno dei migliori in campo e non solo per il gol del 2-1. C’è poi Osvaldo, un altro di quelli che la partita contro i friulani l’ha giocata e anche benissimo: a lui Luis Enrique non rinuncia mai, difficile, anzi impossibile, che possa farlo nella partita più difficile della stagione, su un campo che nessuno ha mai violato e contro la prima in classifica. Conterà la tecnica, conterà la tattica, ma conteranno – e anche tanto – gli attributi. Anche per questo Borini è in vantaggio rispetto a Bojan e Lamela per la terza maglia. L’attaccante si era infortunato contro il Milan, era tornato a disposizione già per la Fiorentina ma lo stop del campionato gli ha impedito il rientro e, anzi, gli ha consentito di mettere nelle gambe più allenamenti. Lui scalpita per tornare dal primo minuto, la sua capacità di corsa e la disponibilità al sacrificio potrebbero essere elementi decisivi allo Juventus Stadium. Più difficile che tocchi a Bojan o Lamela. Chi invece l’anno prossimo ci sarà eccome è Nicolas Burdisso: rientrato dalle vacanze in Argentina, ha ripreso a lavorare sul campo intensificando i ritmi e sognando, magari, qualche minuto nell’ultima giornata di campionato. (…)