(G. GIUBILO) – Manca soltanto l’Italia, duello ancora in atto tra Juve e Milan, ai verdetti già espressi dall’élite del calcio europeo. United quasi blindato in Inghilterra, al Camp Nou la vittoria del Real chiude ufficialmente la Liga, abdica il favoloso Barcellona, per una volta Messi non risolve i problemi, apoteosi per Mourinho, con merito indiscutibile. Merita una standing ovation l’impresa del Borussia Dortmund. Si porta a casa il secondo Meisterschale consecutivo, rendendo vano l’ultimo guizzo d’orgoglio del Bayern a Brema, vince facile il derby di Prussia, meritato trionfo per Klopp e la sua pattuglia, orfana di nomi eclatanti ma ugualmente capace di dettare legge.
Ribalta domenicale per le romane.La Lazio torna all’Olimpico per dimenticare la delusione di Torino, vuole approfittare della nuova frenata dell’Udinese, tritata per un tempo dal Chievo e salvata dai prodigi di Handanovic, parato anche un rigore a Thereau. Può dilatare il vantaggio sui friulani, ma non avrà un’autostrada spianata perché il Lecce è tornato a sperare nella salvezza, che per altro potrebbe arrivare anche dalle decisioni sugli imbrogli delle scommesse. Squadra capace di impennate, come sa bene la Roma, la formazione di Cosmi metterà in campo tutte le motivazioni del mondo, ma ancora più importante è il traguardo della Lazio, quei preliminari di Champions che le sviste arbitrali a Napoli le avevano negato nella passata stagione. In chiave europea, molto più impegnativo il compito della Roma, sul campo della Juventus per una sfida nobilitata dalla storia e dalla tradizione, ma stavolta priva degli equilibri abituali. L’imbattuta capolista ha in realtà soltanto questo ostacolo sulla strada dello scudetto, poi il livello delle difficoltà sarà destinato a scendere. Per dirne una, la trasferta di Cagliari viene trasferita a Trieste, non ha torto il Milan di lamentarsi della decisione di Cellino, ma anche la Juve ha obiettato che forse sarebbe stato meglio, per la comodità dei tifosi, giocarla a Moncalieri. Squadra al cui codice genetico è estranea l’idea della barricata, la Roma dovrà assumersi i suoi rischi, anche sapendo che le grandi qualità in attacco non compensano i problemi difensivi di sempre. Una sconfitta renderebbe problematica la rincorsa al terzo posto che i cugini saldamente presidiano, tra l’altro ha operato un sorpasso annunciato il Napoli, tornato alla vittoria grazie alla labile opposizione del già congedato Novara.