(M. PINCI) – Riuscire in un’impresa vergine,superare la Juventus imbattuta, riavvicinare il terzo posto: quasi un’ossessione, quella di Luis Enrique. Frustrato dal rigore sbagliato da Totti all’Olimpico 4 mesi fa, ci riproverà stasera: «Possiamo essere i primi a vincere in quello stadio, è una motivazione incredibile, come tornare in Europa. Per il pareggio non firmo, non per presunzione ma perché preferisco rischiare il tutto per tutto». Pensieri scontati, non fosse la Roma prigioniera di un’altalena di umori e risultati che l’hanno portata a sorridere dieci giorni fa con l’Udinese in casa, dopo la disperazione per il tracollo di Lecce.
L’opposto della corazzata di Conte, regolare come un pendolo: «La differenza in classifica è chiara — deve ammettere l’asturiano — ma nella gara singola il confronto è aperto. Non dovremo fare errori però, perché la Juve ti punisce: in coppa Italia abbiamo perso 3-0 senza essere inferiori». Un buon motivo per affidare nuovamente la difesa a De Rossi? Il dubbio tra il vantaggio di guadagnare un uomo nell’impostazione e il rischio di perderlo a metà campo resta: «Daniele dà il meglio come regista — giura il tecnico — ma da difensore consente varie soluzioni ». Quella giusta, spera Luis, per vincere a Torino.