Nuovo appuntamento con la rubrica di GazzettaGialloRossa.it ”MAX…IME RADIOFONICHE“, un appuntamento quotidiano con il noto conduttore radiofonico Max Leggeri. Potrete leggere i pensieri di Max, espressi nella sua apertura di puntata, con la collaborazione di Angelo Di Livio e Francesco Oddo Casano, riassunti per voi dalla nostra redazione. In coda all’articolo c’è la possibilità di ascoltare anche l’estratto audio di “1927, La storia continua“, in onda tutti i giorni dalle 14 alle 18, dal lunedì al sabato su Radio Manà Sport 90,9.
MAX LEGGERI:
“E’ un lunedì molto triste, in cui è difficile tornare a parlare di calcio, per rispetto alla memoria di Piermario Morosini, ragazzo splendido, che fino all’ultimo ha lottato con coraggio contro la morte”.
“E’ morto giocando, divertendosi e correndo dietro un pallone, facendo ciò che ama di più e le immagini trasmesse mi hanno veramente toccato il cuore”.
“Sono d’accordo con la decisione di sospendere la giornata di campionato e faccio i complimenti ad Abete per aver preso questa decisione dimostrando una straordinaria sensibilità, al contrario del suo collega della FederVolley”.
“Questo stop mi auguro possa far riflettere le istituzioni calcistiche e sportive a tutti i livelli, sul tema della prevenzione e delle analisi
specialistiche che devono essere incrementate e maggiormente approfondite”.
“E’ sorta una polemica anche sulla questione legata al defibrillatore: questo strumento deve essere presente in campo, a tutti i livelli, anche nelle altre discipline sportive, perchè in molti casi può salvare la vita agli atleti colpiti da arresti cardiaci.”
Angelo Di Livio :
“Sono rimasto scosso veramente dinanzi a questa vicenda: la morte di questo ragazzo in campo intristisce tutti, soprattutto chi ha come me ha giocato a calcio per tanti anni. Oltre all’elettrocardiogramma sotto sforzo e a riposo, dovrebbero essere incrementate le visite specialistiche per assicurare la sicurezza degli atleti, anche se molto spesso, soprattutto a livello giovanile, i genitori manifestano troppa superficialità nella cura della salute dei propri figli, ci vuole sicuramente maggiore attenzione. Sinceramente ho trovato di cattivo gusto la gestione mediatica di questa vicenda: hanno riproposto continuamente le immagini della morte in campo di
Morosini, senza aver rispetto per questo ragazzo”
Checco Oddo Casano :
“Morosini era un giocatore di buon livello, che ad inizio carriera avendolo visto giocare sia in Nazionale Under 21, sia con l’Udinese mi ricordava molto per fattezze fisiche e movenze in campo, il nostro Alberto Aquilani.
“E’ morto lottando fino all’ultimo e ho apprezzato molto le parole degli ex compagni che lo conoscevano e lo apprezzavano come un ragazzo sincero, sensibile e onesto nonostante le drammatiche vicissitudini della sua famiglia”.
“Ho trovato decisamente vergognosa la riproposizione continua delle immagini del momento dell’arresto cardiaco di Morosini, che ritengo ai limiti dello sciacallaggio mediatico: non c’è stato rispetto per la dignità e la morte di questo ragazzo. In Inghilterra dopo il malore di Muamba, le immagini del campo sono state omesse e mai più riproposte in diretta televisiva, dimostrando grande serietà e rispetto”.