Nuovo appuntamento con la rubrica di GazzettaGialloRossa.it “MAX…IME RADIOFONICHE“, un appuntamento quotidiano con il noto conduttore radiofonico Max Leggeri. Potrete leggere i pensieri di Max, espressi nella sua apertura di puntata, con la collaborazione di Angelo Di Livio e Francesco Oddo Casano, riassunti per voi dalla nostra redazione. In coda all’articolo c’è la possibilità di ascoltare anche l’estratto audio di “1927, La storia continua“, in onda tutti i giorni dalle 14 alle 18, dal lunedì al sabato su Radio Manà Sport 90,9.
Max Leggeri: “Prima di tutto vorrei fare un ricordo di Giorgio Chinaglia, un grande del calcio italiano, forse il più grande esponente dell’altra metà del cielo della capitale. Non l’ho conosciuto bene da giocatore visto che sono un classe ’67, ma ebbi la possibilità di conoscerlo nel ruolo da opinionista in una trasmissione per l’Europeo del2000 inBenelux, quando commentammo insieme quella manifestazione, con tante risate nei fuori onda; era una persona molto simpatica. Venendo alla Roma dico di andarci cauti con i facili entusiasmi dopo la vittoria di ieri. Come dice lo stesso Luis Enrique, temo la Roma per questa lotta al terzo posto. Contro il Novara non si è fatto l’errore di sottovalutare l’impegno e si è scesi in campo con buona consapevolezza, finendo per vincere dilagando. La Roma ha fatto bene avanti, male invece dietro con i soliti errori. Per me il crocevia fondamentale è Lecce: Se la Fiorentina soccombe con il Milan i salentini getteranno il cuore oltre l’ostacolo sabato al “Via del Mare”. Questa sfida sarà una bella cartina di tornasole per le ambizioni della squadra di Luis Enrique. Sulla carta non dovrebbe esserci partita ma sul campo sarà dura. Regalateci una soddisfazione! Contro il Novara pensavo che i giocatori potevano essere già in vacanza con la testa e invece faccio i compimenti per l’impegno. Nonostante le defezioni in difesa, credo che ieri il centrocampo era di buon livello, sarebbe titolare sia nel Napoli che nell’Udinese. Le giocate che la Roma fa quando i calciatori sono in vena sono di alto livello. Questa squadra credo sia superore a quella messa in mano a Spalletti nel suo primo anno romano. La squadra ha dimostrato anche di avere una buona condiziona fisica, come testimonia la prestazione nel secondo tempo. Più passa il tempo più Osvaldo mi convince, come assist-man come goleador, un grandissimo calciatore. E’ chiaro che se arriva un altro grande bomber ancora più forte…
La traversa è uguale al gol di Pruzzo con il Liverpool. E’ diventato un uomo squadra. Lamela ha le stigmate del fuoriclasse ma non deve entrare in campo con l‘atteggiamento di eri, urticante, perchè non era stato schierato dall’inizio. Su Kjaer dico solo “i danesi sempre al mattino col cappuccino”.
Angelo Di Livio: “Ho avuto il piacere di incontrare una volta a Torino Giorgio Chinaglia, una bravissima persona. Sulla Roma credo che il terzo posto passi dalla sfida di Lecce; la squadra non deve pensare di essere più forte dei salentini. Per loro la gara sarà fondamentale, la Roma deve giocare sui nervi del Lecce, deve fare una partita operaia con la scelta degli uomini giusti per una prestazione del genere. Fino a questo momento i ragazzi di Luis Enrique non ci hanno dato motivo di esaltarci e bisogna restare concentrati, anche perchè dopo belle vittorie abbiamo sempre fatto dei passi falsi.Bisogna andare al “Via del Mare” a vincere attraverso una gara che dovrà essere praticamente perfetta, come una finale. Senza fare cose eccezionali la Roma poteva essere già lì al terzo posto. Osvaldo sta diventando uno dei centravanti più forte d’Europa”.
Francesco “Checco” Oddo Casano: “Non ho ricordi di Chinaglia giocatore ma ho apprezzato i discorsi fatti ieri e i ricordi fatti in radio da Gabriella Grassi e da Vincenzo D’Amico; credo sia stato la più grande bandiera biancoceleste. Per quanto riguarda la Roma, con il Novara penso di aver visto la peggior coppia centrale degli ultimi 10 anni. La rincorsa al terzo posto si può fare anche perchè a Napoli la situazione nello spogliatoio non è delle migliori, l’uscita dalla Champions li ha penalizzati, hanno perso sicurezza. L’udinese invece è in caduta libera. Osvaldo in 21 patite ha fatto 10 gol più quello annullato; i numeri parlano per lui negli ultimi due anni e mezzo segna un gol ogni due partite. Luis Enrique sta gestendo bene Lamela e penso che l’argentino lo ringrazierà e se lo ricorderà nel corso della sua carriera”.