La gente di Monterosso, quartiere di Bergamo, è stata la prima a rendere omaggio a Piermario Morosini, il centrocampista del Livorno morto sabato scorso a Pescara durante la partita. La camera ardente, allestita nella cappelletta della chiesa parrocchiale, è stata aperta già alle sette del mattino, in anticipo di due ore: giovani ed anziani sono passati a portare il loro saluto a «Mario», come lo chiamavano tutti. Tra gli amici e la gente comune si sono visti il direttore generale atalantino Roberto Spagnolo, l’allenatore della primavera atalantina Fabio Gallo e l’ex presidente Alessandro Ruggeri. Alle dieci il flusso dei visitatori è aumentato. La camera ardente resterà aperta fino alle 22, alle 21 i giovani dell’oratorio si riuniranno in una veglia di preghiera. Domani alle 11 i funerali, che saranno trasmessi in diretta televisiva da Bergamo Tv. Ci saranno i giocatori di Livorno, Udinese, Atalanta e Pescara, oltre a numerosi ex compagni di Morosini. Annunciata anche la presenza del presidente Figc Giancarlo Abete e del suo vice Demetrio Albertini, che saranno accompagnati dal ct Cesare Prandelli. A Monterosso si attendono circa 20 mila persone: la chiesa ne contiene solo 600, il resto seguirà la cerimonia da tre maxischermi. Il funerale sarà celebrato da don Luciano Manenti, ex curato di Monterosso e grande amico di Morosini.
A Pescara, nel frattempo, la Digos ha iniziato ad ascoltare i primi testimoni della vicenda sulla morte, allo stadio Adriatico, del centrocampista del Livorno Piermario Morosini. Gli investigatori in questi giorni hanno compilato la lista di tutti coloro che avevano responsabilità o che erano presenti sul campo e fuori e che sono entrati a vario titolo nell’ indagine preliminare. L’audizione dei testimoni va di pari passo con l’acquisizione di documenti e cartelle cliniche dello sfortunato giocatore, ed è solo ai primi passi.
Fonte: ansa