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REPUBBLICA.IT Borini si ferma di nuovo. E’ in dubbio per la Juve

Fabio Borini

(M.Pinci) A due giorni dalla partita che la Roma non può perdere, Luis rischia già di perdere qualcuno. Fabio Borini si ferma, di nuovo, e la sua presenza allo Juventus Stadium è in dubbio. Non mancherà invece Francesco Totti, per l’ultimo confronto da avversari con l’amico Del Piero. Ma se il capitano bianconero a fine stagione sarà costretto ad abdicare, Re Francesco è ancora saldamente sul trono: “E ci resterò fino a 40 anni”.

BORINI-STOP PREOCCUPA LUIS – Una mezz’ora scarsa di allenamento, poi lo stop. Fabio Borini si ferma, e per Luis Enrique è una pessima notizia. Perché a due giorni dalla sfida contro la Juventus, un fastidio nella parte alta del gluteo sinistro, potrebbe fermare l’attaccante su cui il tecnico avrebbe voluto puntare per allargare le maglie della difesa di Conte. E pensare che Luis aveva ritrovato Fabio soltanto da una dozzina di giorni, dopo la lesione al bicipite femorale che lo aveva fermato durante Milan-Roma, costringendolo a 20 giorni di stop. Adesso, il rischio di fermarsi ancora, con il rimpianto di un guaio, forse, persino evitabile: perché già nei giorni scorsi Borini aveva accusato un fastidio, un’infiammazione, nella medesima zona. In quel caso, però, decisamente più sopportabile, tanto da non costringerlo a fermarsi. Un campanello ignorato anche dallo stesso giocatore, che nell’allenamento di ieri aveva anche sentito un lieve indurimento della flessore sinistro, quello infortunato a novembre, ma che non aveva causato guai peggiori. Soltanto domani i medici, che ieri hanno visitato il giocatore nello spogliatoio, scioglieranno i dubbi. Molto dipenderà però da Fabio: perché se dovesse avvertire ancora dolore, per Luis sarà impossibile convocare il secondo miglior goleador della squadra, con una rete soltanto in meno di Osvaldo nel corso della stagione.


TOTTI: “IN CAMPO FINO A 40 ANNI” –
Se Borini è in dubbio, non ha assolutamente voglia di mancare Francesco Totti. Oggi a Trigoria ha mostrato la propria versione migliore, inventandosi persino un gol in acrobazia: semirovesciata a mezza altezza e palla nell’angolo della porta di Pigliacelli, festeggiato come un bambino. Già, perché il calcio per Totti è, oltre che una professione, anche un gioco. Un gioco che vorrebbe continuare a fare ancora a lungo: “Finché mi sento in forma e utile alla squadra – ha detto il capitano al sito della Fifa – continuerò a vestire la maglia della Roma con tantissimo orgoglio. Quando non sarò più nelle condizioni giuste, sarò il primo a tirarmi fuori”. Una data che, ad oggi, Francesco non vede come imminente: “Ho ancora due anni di contratto e se riuscirò a rimanere nella stessa forma fisica, spero ancora di giocare fino all’età di 40 anni”. Anche perché all’età Totti non si è voluto arrendere neanche quando Luis Enrique ad inizio stagione lo vedeva poco: “Normale non essere felici quando non si gioca. Ma mi sono sempre messo a disposizione della squadra. E quando ho giocato, non ho fatto troppo male, e il mister ha iniziato a prendermi più in considerazione”. Un tecnico con cui la stima da quel momento è cresciuta quotidianamente: “Il suo obiettivo è quello di portare una nuova mentalità in Italia. Mi piace il suo sistema di gioco e sono sicuro che presto potrà rivelarsi un successo”. Magari, già a Torino contro la Juventus.

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