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SERIE A Gli ultras “sequestrano” il Genoa (VIDEO!)

Stadio Marassi

Con il Siena in vantaggio 4-0, i tifosi rossoblù hanno fermato il gioco lanciando fumogeni in campo e bloccando l’accesso al tunnel per il rientro negli spogliatoi. Il capitano Marco Rossi ha aderito alla loro richiesta riconsegnandole maglie. Momento toccante per Mesto, in piena crisi di pianto. Poi la gara è ripresa, anche per la mediazione di Sculli, che ha avuto un colloquio acceso con i capi ultras al quale ha partecipato anche il portiere Frey.
Una scena surreale, assolutamente unica sui campi di calcio. I giocatori che si tolgono le maglie, ritenuti  indegni di indossarle dai propri tifosi. Genoa-Siena doveva essere la gara del rilancio per i liguri verso la salvezza, invece si trasforma in una disfatta sotto tutti i punti di vista. Sullo 0-4 a favore dei toscani inizia la contestazione: fumogeni, tifosi accalcati nei pressi del sottopassaggio di rientro negli spogliatoi. Quasi tutti i giocatori rossoblu, su pressione dei tifosi, si sono tolti le maglie e le hanno consegnate al capitano Marco Rossi.  L’unico che si è rifiutato è stato Giuseppe Sculli, che ha spiegato in un acceso colloquio con i capi tifosi che i motivi del suo gesto. Comunque, per la ripresa della gara, è stata decisiva proprio la mediazione di Giuseppe Sculli, che ha convinto i sostenitori di casa più facinorosi affinchè si riprendesse a giocare. Con i tifosi si è intrattenuto anche Frey. Momenti toccanti soprattutto per Mesto, che ha avuto una vera e propria crisi di pianto, rifiutandosi di togliere la maglia.  Pur senza i picchi di violenza raggiunti in quella circostanza, le scene hanno ricordato quelle di Italia-Serbia di qualificazione agli Europei, con il tristemente famoso ultras balcanico, ‘Ivan il terribile’ a mettere a ferro e fuoco lo stadio. Stavolta, per fortuna, la violenza è stata solamente morale, ma questo non fa molta differenza. Ancora una volta è il calcio ad uscire sconfitto, in malomodo, strapazzato dalla mancanza di cultura sportiva che purtroppo accompagnano frange del nostro calcio.   Un breve riepilogo dei fatti. Tutto era cominciato all’8′ del secondo tempo, quando l’arbitro Tagliavento aveva sospeso la partita alla quarta rete dei toscani a causa di un fumogeno caduto in mezzo al campo. Nel frattempo era iniziata la contestazione con numerosi tifosi che hanno invaso la tribuna dell’ingresso degli spogliatoi. Poi il resto: le lacrime, il ritiro delle maglie, la ripresa del gioco di una gara che ormai non era più tale. Ora il Genoa è braccato dal Lecce per la lotta salvezza. Tappa fondamentale la gara di mercoledì prossimo a Milano: la società ha annunciato che la squadra sarà in ritiro immediato nel capoluogo lombardo. Mossa abbastanza prevedibile per tenere i giocatori lontani dalla pressioni della piazza.

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