L’avvocato Dario Canovi, primo ad aver consigliato il tecnico asturiano Luis Enrique alla Roma, ha parlato oggi di quanto accaduto nella giornata di ieri e delle dimissione da parte del tecnico ex Barcellona.
Dopo una sola stagione sulla panchina della Roma, Luis Enrique ha preso la decisione di abbandonare il suo incarico. Lei che è stato tra i principali sostenitori dell’asturiano, cosa pensa di questa scelta?
“E’ stata una decisione coerente con il personaggio. Sicuramente Luis è un uomo che ha dei grandi principi, per cui se lui ritiene di non aver adempiuto a quello che era il compito affidatogli, ha ritenuto giusto dimettersi. Mi sembra un atto di una persona coraggiosa e intelligente”.
Personalmente se la sarebbe immaginata una stagione così travagliata? L’ha delusa Luis Enrique?
“No, perché penso che gli errori non siano tanto di Luis Enrique, che sicuramente qualche errore lo ha commesso, però ho sempre sostenuto e continuo a sostenere che per me la Roma quest’anno aveva una rosa da sesto-settimo posto in classifica, non di più”.
A prendere il posto dell’asturiano il candidato principale è Vincenzo Montella. E’ la scelta giusta?
“Non me la sento di dare un giudizio di questo tipo. Personalmente ho una predilezione per Zeman, ma questa è una mia predilezione personale”.
Luis Enrique è stato spesso criticato per la sua inesperienza. Non crede che con Montella si corra il rischio di ripercorrere la stessa strada?
“Io vedo che, ad esempio, Stramaccioni sta facendo benissimo all’Inter. Non credo che sia una questione di esperienza, ma una questione di capacità. Sicuramente Montella è un bravo allenatore, su questo non ho dubbi. A Catania quest’anno lo ha dimostrato. Il problema è diverso: che tipo di programma hanno in mente i dirigenti della Roma? Se il programma è quello di acquistare dei giovani ed essere competitivi non immediatamente per lo scudetto ma tra uno, due, tre anni allora si deve cercare in certo tipo di allenatore. Se, invece, si mettono a disposizione dell’allenatore 4-5 elementi che possano portare la Roma all’altezza delle migliori, allora se ne può cercare un altro. Dipende dal programma della Roma”.
Tra le varie ipotesi circolano anche i nomi di Villas Boas, Prandelli e Bielsa. Chi vedrebbe meglio sulla panchina della Roma?
“Villas Boas sicuramente ha ottenuto risultati notevoli in Portogallo. Bielsa li ha ottenuti ovunque. Se noi pensiamo che è arrivato in finale con una squadra regionale, perchè in fondo sono tutti giocatori del luogo, eliminando fior di squadroni. A me personalmente Bielsa piace molto. Ma piace anche Prandelli, Villas Boas. Ripeto, dipende da quali sono i programmi della società in relazione all’acquisizione dei giocatori. Questo per me è fondamentale. Io non so quale sia il programma della Roma. Non so se già quest’anno loro hanno i mezzi e le possibilità di essere competitivi con le grandi. Il che significa acquistare 5-6 giocatori come ho spiegato in precedenza. Sicuramente due esterni e due centrali di difesa. Il che vuol dire spendere dai 50 milioni di euro in su, perchè poi la Roma non è che abbia molto da vendere onestamente. A mio avviso avrebbe bisogno anche di un esterno alto. Se la Roma ha queste possibilità allora i Villas Boas, i Bielsa ecc. sono gli allenatori che possono dare questo impulso alla squadra”.
Fonte: Romanews.eu