Con la fine del campionato sono iniziate le prime voci di mercato. Perso Van Der Wiel, Sabatini dovrà cercare di colmare il gap con le prime in classifica. A questo proposito, Federico Casotti, grande voce di Sport Italia ed esperto di calcio francese, è intervenuto a “La città nel pallone” sui 99.8 di RadioIes, per parlare degli obiettivi di mercato d’oltralpe. Queste le sue parole:
Su Azpilicueta.
“Azpilicueta è il nodo da risolvere per il mercato della Roma di questa estate. E’ un giocatore giovane classe 89, lo abbiamo visto all’opera anche in Champions League con il Marsiglia. E’ un buon difensore, ma ha avuto poca esperienza internazionale. Non ha ancora debuttato in Nazionale, ma lo farà presto. Potrebbe essere un buonissimo rinfozo per una Roma che cerca un terzino alla Cafu, che sappia riproporre quel pendolino sulla fascia destra: sia Van Der Wiel, sia Azpilicueta che ha un paio di anni di meno, possono essere di buoni acquisti. 6-7 milioni sarebbero il prezzo giusto e Sabatini sa fare bene il suo lavoro”.
Su Aly Cissokho?
“Aly ha fatto bene con il Lione e con la Nazionale francesce anche se non ha avuto moltissimo spazio. E’ un ottimo terzino sinistro, ma può fare anche il destro dove non ha sfigurato. E’ da disciplinare tatticamente, ha mezzi importanti, ottima corsa e capacità di scambiare con i compagni in successione e sa far ripartire la squadra”.
Molti dicono che somiglia a Taiwo…
“Puo starci, ma l’auspicio è che non sia così. Taiwo è stato uno dei migliori terzini sinistri in Francia degli ultimi anni. Io su di lui avrei abbastanza scommesso, anche perché ha un bellissimo tiro dalla distanza che Aly non ha. Sono due terzini sinistri che dal punto di vista tecnico sono abbastanza diversi”.
Su Moussa Sissoko.
“E’ un centrale di centrocampo che ha fatto relativamente bene. È un po polivalente, fa l’interno di centrocampo ma può fare sia il mediano che il centrocampista offensivo. Ha una grande capacità di inserirsi e ha una buona media gol. Puo essere una sorta di Perrotta della situazione, che non è un numero 10, ma un giocatore che è in grado di farsi trovare pronto per concludere”.
Tra lui e Capue?
“A me piace anche Tabanou che è un alta sinistra. Il Tolosa ne ha tanti di giocatori interessanti. Capue è messo bene fisicamente, ha buoni piedi, ed è il classico mediano di impostazione anche se ha un fisico che lo rende combattivo in fase di impostazione. Tabanou è stato accostato a tante squadre italiane. E’ troppo tecnico per essere un terzino sinistro, potrebbe fargli bene un esperienza italiana. Di mancini cosi tecnici ce ne sono pochi in giro a quel prezzo”.
Giudizio sul Psg?
“C’è ancora possibilità che il Psg vinca il titolo. Io penso che sia stato un po fregato dalla fuga del Montpellier. Se ci fosse stato il Lilla, il Marsiglia o il Lione, il Psg avrebbe avuto maggiori motivazioni per non lasciare dei punti che avrebbe potuto tranquillamente prendere. E’ una squadra che termina il campionato al secondo posto con l’ingresso diretto in Champions league. L’obiettivo è stato centrato e potrà servire da lezione”.
Su Luis Enrique?
“Mi dispiace che abbia deciso di lasciare, era una ventata di aria fresca sotto tanti aspetti. La Roma aveva provato a tirare una riga sopra il passato con un modello a cui ispirarsi. Resto basito però che Luis Enrique non abbia neanche iniziato una carriera da allenatore e abbia gia bisogno di un anno sabatico. Magari è un buon allenatore per un club formatore, ma non per uno che deve guardare i risultati”.
Vincitrice del prossimo campionato primavera?
“Credo che mai come quest’anno è difficile fare un pronostico. Juventus e Roma, che abbiamo visto all’opera in coppa Italia, hanno una marcia in più. Non mi stupirei di un altra finale Roma-Juventus. Come possibile outsider forse più il Milan che l’Inter, ma occhio alla Lazio”.
Il prossimo colpo di mercato?
“Sono curioso di vedere dove va Giraud. È un attaccante interessante e chi lo prende quest’anno fa un grande affare. Potrebbe essere la rivelazione della prossima stagione a livello di Championhs League. È completo, non ha sbagliato un colpo, mi ricorda la carriera di Luca Toni. Sarebbe un buon colpo per l’Italia, ma credo che finisca in Inghilterra”.
Fonte: RadioIes, La città nel pallone