L’arrivo di Zdenek Zeman sulla panchina della Roma è ormai una certezza; certezza che emerge ancor di più nell’intervista esclusiva rilasciata dal tecnico boemo questa sera all’emittente satellitare. Ecco le parole dell’ ormai prossimo allenatore della Roma:
Si sta già proiettando verso una nuova società?
“Sì, ho parlato con la società e penso che siamo a buon punto”.
Vede un suo ritorno a Roma come una rivincita, un’opportunità per allenare una grande piazza?
“Per tutte queste cose. Forse non come una rivincita, sono uscito dalla Roma in un periodo in cui dovevo uscire, sono uscito per un problema politico, non per il rendimento. Nel ’98, quando è uscito lo scandalo, la squadra ha perso più di 20 punti per la decisione degli altri. Con 20 punti in più, penso che la squadra sarebbe stata competitiva. Continuando con me, credo che la società non avrebbe fatto meglio l’anno dopo, quindi è giusto che abbia cambiato”.
Roma del futuro? Si riparte dai giovani?
“Si dice che gli allenamenti sono molto duri. Ma il calcio è un divertimento. A me piace la gente che si vuole migliorare a 18 anni come a 30”.
Totti
“Io direi che è presto per parlarne. Se Totti dimostrerà di essere il più bravo in quel ruolo giocherà sempre. Si gioca per merito non per nome. Incide quello che si fa sul campo”.
Giovani si allenano meglio?
“E’ normale che un ragazzo giovane ha più motivazione”.
Roma prenderà soltanto giovani di talento?
“Non è detto, ho avuto giovani e anche campioni di 30 anni. Non decide l’età ma la voglia di cosa si fa”.
Nella corsa alla panchina della Roma ha superato Montella, lei ha accettato uno stipendio inferiore a Luis Enrique?
“Non so quanto prendeva Luis Enrique, non mi interessa”.
Foten: Sky Sport