Nella conferenza stampa sugli arresti dei tre ultrà del Bari, ieri, Laudati aveva annunciato che la parte dell’inchiesta sulla frode sportiva, quella che interessa Palazzi, è ormai agli ultimi accertamenti e potrebbe essere conclusa subito dopo la fine del campionato. Non si sa quindi quali e quante carte Palazzi potrà ottenere. Si pensa però che saranno numerose per dare nuovo materiale agli inquirenti federali, che sperano di ottenere quei tasselli mancanti per completare le loro valutazioni sui club momentaneamente stralciati dai deferimenti partiti lunedì scorso. Finora, infatti, il lavoro di indagine della Procura di via Po si è basato sugli atti della Procura di Cremona e sulle testimonianze dei supertesti Carlo Gervasoni, Vittorio Micolucci e Filippo Carobbio. Su parte delle loro confessioni si basano i primi 83 rinvii a giudizio, l’altra parte sarà unita al materiale di Bari (comprese le ammissioni di Masiello, ex difensore del Bari, ancora agli arresti domiciliari su disposizione della magistratura barese). La nuova ondata è prevista per i primi di giugno con un processo-bis al termine degli Europei di calcio. E forse un ulteriore Calcioscommesse-ter, necessario se dovesse giungere nuovo materiale da Cremona, oltre a quello già atteso da Napoli. La scadenza è luglio: la Figc spera che si chiuda in tempo per indicare alla Uefa le squadre italiane da iscrivere alle Coppe europee. Quello di Stafano Palazzi è il secondo incontro a Bari con il procuratore Laudati, dopo la «visita doverosamente istituzionale», come lo stesso Palazzi la definì, del 3 febbraio scorso.
Fonte: ansa