(L. VALDISERRI) – In certe nazioni si festeggiano persino le retrocessioni, se la squadra ha fatto tutto quello che poteva: ammettiamo che possa anche essere un’esagerazione. In altre nazioni si festeggia quando si vince ed è un’esplosione di gioia: ammettiamo che sia normale. In una nazione diventano fattore di rischio non soltanto le partite ma anche i festeggiamenti: ammettiamo che questa nazione è l’Italia. La finale di Coppa tra Juventus e Napoli, domani sera, allo stadio Olimpico di Roma, ha fatto scattare l’allarme nella Capitale. Sono in arrivo 30 mila tifosi da Napoli, molti meno da Torino ma la Juve ha tantissimi sostenitori a Roma e in zone vicine. Si teme di tutto: ultrà della Roma e/o della Lazio contro i «nemici»; ultrà di tutti i tipi contro le forze dell’ordine; agguati ai pullman di tifosi in avvicinamento allo stadio o quando se ne andranno a tardissima ora; «cani sciolti» che arriveranno all’Olimpico per conto loro; tifosi senza biglietto che non hanno rinunciato alla trasferta.
Si temono anche i festeggiamenti dei vincitori in una città che non è loro. Sono stati mobilitati 2 mila agenti (poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco e finanzieri); ci saranno 1.000 steward, cioè il doppio di quelli che vengono impiegati per una partita di campionato di Roma o Lazio; lo stadio Olimpico sarà blindato e da questa mattina alle 6 sarà vietato parcheggiare nella zona del Foro Italico; a rendere tutto ancora più complicato ci saranno le finali degli Internazionali di tennis previste nel pomeriggio; le forze dell’ordine hanno diviso la zona da controllare in 18 micro-aree con contingenti di pronto intervento. Uno spiegamento di forze, costosissimo, che ha portato alla protesta del sindacato di Polizia («Perché non pagano le società di calcio?») visto che ogni commissariato dovrà fornire 20-25 agenti per la partita, sguarnendo così la normale forza sul territorio.
Ma c’è preoccupazione anche a Torino perché è probabilissimo che domani il Torino venga promosso in serie A e la gara decisiva contro il Modena si giocherà alle 12.30 nel capoluogo piemontese. La festa della promozione granata potrebbe così mescolarsi con quella degli juventini se i bianconeri, dopo il campionato, dovessero conquistare anche la Coppa Italia. E il Granata Point è stato distrutto da violenti travestiti da tifosi proprio in occasione della festa scudetto in centro. P.s.: la finale di Coppa del re di Spagna, tra Barcellona e Athletic Bilbao, si giocherà a Madrid. Catalani contro baschi in casa castigliana. Nessuno ha proclamato l’allarme nazionale.