(G. Piacentini) – È arrivato con la fama di essere il «cocco» di Luis Enrique e invece, a conti fatti, è stato l’attaccante meno utilizzato (Totti 2202 minuti, Osvaldo 2087, Lamela 1883, Borini 1679). La prima stagione romanista di Bojan Krkic(1410 minuti e 7 gol) non passerà alla storia come la migliore della sua ancora giovane carriera, ma rispetto agli ultimi tempi trascorsi a Barcellona (e all’inizio della sua avventura giallorossa) ha dato dei segnali di risveglio. Ieri mattina l’attaccante spagnolo, 21 anni, in prestito anche per la prossima stagione alla squadra giallorossa, è stato protagonista alla consegna dei premi Ussi ricevendo il Premio Arancio (a Marco Cassetti è andato il Premio Limone, mentre un riconoscimento è toccato anche ad Alberto De Rossi, il tecnico della Primavera campione d’Italia) e ha voluto fare un bilancio sulla sua esperienza romanista. «Sono felice della mia annata — sono state le sue parole — Roma è una piazza bella, mi piace tanto e la mia permanenza qui non dipende dal nuovo allenatore. Montella? Il Catania ha fatto una bella stagione e se si parla di lui è perché è molto bravo». Sul futuro l’ex blaugrana è realista: «Se si vuole vincere qualcosa manca tutto, ma credo che stiamo lavorando, siamo una buona squadra e dobbiamo migliorare. La nostra è stata una stagione irregolare, è mancata la concentrazione sui piccoli dettagli». Per Marco Cassetti il secondo tempo di Cesena è stata l’ultima apparizione in giallorosso dopo sei anni (143 presenze, 4 gol) in cui ha raggiunto anche la maglia azzurra: «Mi dispiace non essere riuscito a dare ilmio contributo in questa stagione, ma il futuro è roseo perché questa squadra tornerà ad altissimi livelli». Partiti i nazionali (per De Rossi riscontrata la frattura dell’indice della mano destra, il giocatore potrebbe essere operato), Luis Enrique non ha ancora ordinato alla squadra il «rompete le righe». La società non ha ancora comunicato niente ufficialmente, ma sarà ancora lui a dirigere gli allenamenti che dovrebbero riprendere domani mattina.