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CORRIERE DELLA SERA Milanetto e Mauri negano dal pm si indaga anche sul derby di Genova

Calcio Scommesse

(G. Foschini- M. Mensurati) Il derby di Genoa dello scorso anno entra ufficialmente nell´inchiesta di Cremona. Entra dalla porta principale, con una domanda del procuratore capo Roberto Di Martino a Omar Milanetto, nell´interrogatorio di garanzia di ieri: «Le risultano attività o contatti tra calciatori in occasione di Genoa-Samp?» ha chiesto il capo degli investigatori a uno dei leader di quel Genoa. La risposta non è arrivata. Un po´ perché Milanetto ha abbozzato («ma Omar è assolutamente estraneo a quella gara, ha fatto anche l´assist del gol vincente» ha tenuto a precisare l´avvocato Mattia Grassani) un po´ perché il gip Guido Salvini ha interrotto il giocatore, specificando che la partita non era oggetto dell´ordinanza. Per questo ci sarà un secondo interrogatorio di Milanetto davanti ai pm. Dietro quella domanda c´è però certamente un qualche nuovo elemento in mano all´accusa. Quel Genoa-Samp non fu affatto una partita come le altre: con un gol del carneade argentino Boselli al 97esimo i rossoblù vinsero la partita (2-1) condannando di fatto i doriani alla serie B. Proprio quella partita fu la causa dello strappo tra la curva e Milanetto, che uscì dal campo insultandoli. «I contatti cercati e poi avuti con alcuni esponenti della curva servivano proprio per ricomporre quello strappo e non certo per parlare di scommesse» ha spiegato Grassani che ha presentato istanza di scarcerazione, sulla quale oggi decideranno giudice e pm. L´accusa non è convinta dalle spiegazioni date dall´ex giocatore del Genoa ed è rimasta anche delusa, e forse sorpresa, dall´atteggiamento poco collaborativo del calciatore. Stessa posizione di Stefano Mauri che è stato sentito per quasi due ore nella tarda serata di ieri. Il capitano della Lazio ha raccontato di non sapere nulla delle presunte combine su Lazio-Genoa e Lazio-Lecce offrendo una serie di spiegazioni: Zamperini (l´ex calciatore amico degli Zingari che contattò tra gli altri Farina) è un amico storico che mai gli ha proposto di alterare i risultati delle gare. Ilievski non l´ha mai visto e conosciuto in vita sua. E se Gervasoni racconta di aver visto una foto dei due o dice il falso o banalmente si tratta di una delle centinaia di foto che il centrocampista ha raccontato di fare dopo gli allenamenti a Formello. La spiegazione che ha convinto di meno gli investigatori è quella che riguarda la sim card che utliizzava intestata a Samantha Romano, fidanzata del gestore di un centro scommesse romano. Attraverso questo numero, secondo l´accusa, Mauri nascondeva le proprie conversazioni con Ilievski e Zamperini. Il centrocampista ha invece provato a spiegare che utilizzava quella sim per scommettere sul basket. Dato questo che ha lasciato perplessi gli inquirenti, visto che da tesserato Figc poteva puntare su altri sport, senza la necessità di utilizzare un´utenza criptata.Turati, ex giocatore del Grosseto e compagno di squadra di Carobbio, ha invece ammesso le accuse raccontando di aver “taroccato” partite del Grosseto e dell´Ancona e di aver intrattenuto rapporti con Almir Gegic, il capo del gruppo degli scommettitori degli ‘zingari´. Infine, da Bari arriva un´altra tegola decisiva sul Lecce. Uno dei “complici” di Andrea Masiello, Gianni Carella, ha raccontato che a uno degli incontri per truccare il derby del Bari ha partecipato («l´ho visto in auto mentre parlava con Quarta»), il figlio del patron del Lecce, Pierandrea Semeraro.

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