(R. FRIGNANI) – Nessuno in Questura nasconde che quella di domani sarà una giornata a rischio. Una lunga maratona per l’ordine pubblico legata alla finale di Coppa ItaliaJuventus-Napoli con l’arrivo in città di circa 60 mila tifosi di squadre tradizionalmente rivali sia della Roma sia della Lazio. Un appuntamento carico di tensione, per di più in serale – a poche ore dalla conclusione degli Internazionali di tennis al Foro Italico, – al quale, da tradizione, dovrebbe partecipare anche il Capo dello Stato. Oltre al piano di sicurezza messo a punto dagli investigatori di via di San Vitale, anche le informazioni di «intelligence» fanno capire che si tratta di un incontro da prendere con le molle: soprattutto dopo il fischio finale, quando i tifosi di una delle due squadre festeggeranno per le vie della Capitale.
Le segnalazioni si susseguono su un presunto accordo fra violenti vicini agli ambienti giallorossi e biancocelesti per affrontare i rivali in trasferta, chiunque essi siano. Ma non viene nemmeno sottovalutata la possibilità di alleanze sul campo di teppisti pronti a dare battaglia alle forze dell’ordine. Il buio poi potrebbe rappresentare – come è accaduto in altre occasioni – una complicazione in più. Ma le informazioni mettono in guardia anche su oggi, quando molti tifosi con auto al seguito, per la maggior parte napoletani, arriveranno in città: la Digos sta monitorando questi gruppi, fra i quali si teme possano nascondersi «cani sciolti» pronti a creare problemi in centro e sulla movida in centro. Una miscela esplosiva in caso di incroci pericolosi con teppisti romani. Nulla viene lasciato al caso. Come le informazioni su possibili criticità (rischio blocchi) lungo i percorsi dei pullman dei tifosi. Il piano studiato dal tavolo tecnico presieduto dal questore Francesco Tagliente prevede decine di scorte ai torpedoni e agli autobus dei tifosi (l’Atac ne ha messi a disposizione almeno 150) dalle 8 aree di sosta approntate in varie zone della città fino allo stadio e viceversa.
Saranno circa duemila invece gli uomini delle forze dell’ordine (poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili urbani) che parteciperanno alla vigilanza attorno all’Olimpico e nelle 18 microaree in cui è stata divisa non solo la zona del Foro Italico, ma anche le principali piazze del centro, nonché i dintorni delle stazioni ferroviarie e i caselli autostradali. Insomma un piano fuori dal comune, al quale parteciperanno un migliaio di steward coordinati dalla sicurezza della Roma (il doppio rispetto a una partita di campionato). Ai napoletani toccheranno la curva Nord e la Tribuna Tevere, agli juventini la Sud e la Monte Mario. Ma ci saranno zone cuscinetto in Tevere sud e in Monte Mario nord.