(R. Frignani) – I cori contro i napoletani, quelli contro la polizia. In 200 i bianconeri fronteggiano gli agenti schierati a Ponte Duca d’Aosta. Gridano, li provocano. Lanciano contro lo schieramento fumogeni e bottiglie. Dietro di loro esplodono i “bomboni”, uno dopo l’altro. Sembrano segnare il territorio degli ultrà bianconeri: alla testa del ponte, attorno all’Obelisco. Chi ha una sciarpa diversa è invitato a nasconderla. Scattano le cariche. Due, «di alleggerimento», e i teppisti incappucciati arretrano agitando le spranghe. La scena si ripete più tardi a largo De Bosis a meno di 300 metri dai bus dei napoletani che arrivano sotto scorta diretti alla curva Nord. Scaramucce, tensione. Insulti e piccoli tafferugli. Ma alla fine l’Olimpico ha retto alla sfida della Coppa Italia. Il dispositivo di sicurezza, entrato in azione fin dalla serata di sabato, ha permesso di intercettare a piazza Mancini sacchi di sampietrini pronti per essere lanciati e una sessantina di tubi idraulici. Sei i «daspo», un arresto per lancio di petardi e cinque denunce per resistenza a pubblico ufficiale, che si aggiungono alle otto delle notti scorse.
C’è stato anche qualche soccorso a tifosi inciampati durante l’afflusso allo stadio e ad altri colti da malore perché erano ubriachi. Nessuno grave, per fortuna. Dalla sala operativa dell’Olimpico il questore Francesco Tagliente ha coordinato i circa 2mila uomini delle forze dell’ordine impegnati non solo al Foro Italico, ma anche in altre 18 zone della città, e fra queste le piazze principali, le stazioni ferroviarie, le aree di raccolta dei tifosi azzurri e bianconeri rigorosamente tenuti a distanza gli uni dagli altri. I rivali si sono visti da lontano, sul lungotevere, e si sono soltanto insultati, separati da un cordone di carabinieri.
I fischi all’inno di Mameli con le squadre schierate in campo hanno aggiunto tensione e vergogna alla serata. Con il “giallo” del rinvio a oggi della finale maschile degli Internazionali di tennis: ufficialmente per scelta dei due giocatori, Nadal e Djokovic, ma non si esclude che – visto che da 2 ore aveva smesso di piovere – per non far uscire il pubblico del Centrale a notte fonda insieme con gli ultrà dell’Olimpico.