(A. Ghiacci) – Gli è stato concesso il secondo tempo per salutare i tifosi.
E infatti, quando la curva lo ha invitato al “salta con noi” Marco Cassetti ha risposto, saltellando su e giù due-tre volte per partecipare alla festa. E poi, ancora applausi e cori, per un’avventura che finisce all’ultima giornata di uno dei campionati più amari della storia giallorossa. Dopo sei campionati, finisce così la sua storia alla Roma. Il difensore, in scadenza di contratto, è destinato a lasciare la maglia giallorossa. Per lui le possibilità di continuare alla Sampdoria o in qualche club esotico. Il momento più bello della sua avventura? Cassetti non ha alcun dubbio: “Il gol al derby rimarrà un ricordo indelebile, che porterò per sempre con me, il momento più importante” . Era il 6 dicembre del 2009, e al minuto 77, il numero 77 giallorosso, arrivò per primo sul cross dell’allora romanista Vucinic: la Roma vinse la prima stracittadina della serie che poi arrivò a cinque successi, interrotti proprio quest’anno con Luis Enrique in panchina: “E’ stato un anno particolare, venivamo da un cambio di proprietà. Comunque dispiace che Luis Enrique vada via senza riuscire a portare a termine il lavoro conb la sua idea di calcio”.
DIFFICOLTA’ – Cassetti non ha vissuto una stagione semplice. Prima per via delle incomprensioni proprio con il tecnico spagnolo. Cassetti, dopo la trasferta di Novara, chiese all’allenatore di non essere, se possibile, più impiegato da centrale. Il risultato fu tutt’altro: praticamente Cassetti non venne più impiegato. Poi la condizione fisica, che non gli ha mai permesso di essere veramente al top: “Sicuramente per me è stato l’anno più duro alla Roma. Sì, anche per via degli infortuni non sono riuscito a dare lo stesso contributo del passato”. Sul futuro Cassetti prova a lasciare una porta aperta: “Il mio contratto scade a giugno, poi vedremo che succede. La Roma dovrà ripartire con un nuovo allenatore e bisognerà ricominciare da capo”. Senza Cassetti, quasi sicuramente. Che infatti alla fine parla dei compagni praticamente da ex: “Sono convinto che torneranno a livelli più alti, quelli che competono a questa squadra”.