(A. Ghiacci) – Non solo ieri, ma anche sabato notte. In tanti a Pescara da due giorni fanno le ore piccole. perché da festeggiare c’è il ritorno in serie A, categoria che mancava da vent’anni. Squadra, società, allenatore, una volta battuta la Nocerina – successo che ha permesso agli abruzzesi di vincere il campionato chiudendo davanti al Torino per differenza reti – si sono trasferiti con parenti e amici a Sambuceto, tra Pescara e Chieti. Una mega festa organizzata in una concessionaria di auto, con un grande spazio creato proprio per eventi del genere. E che il destino di Zeman sia lontano da Pescara, si è compreso proprio sabato notte, intorno alle tre e mezza, quando il presidente del club del club abruzzese Sebastiani, dopo balli, brindisi, abbracci e baci, ha preso il microfono e ha cominciato a parlare. Stanco ma soddisfatto: “Posso ufficializzare che Zeman…” . Attesa trepidante. Ma era uno scherzo: “Zeman sarà alla guida del corteo di festa di domani (ieri, ndr)”. […] Il problema, nel momento della decisione di lasciare, è che Zeman a Pescara si è trovato benissimo, sia a livello umano che ambientale. in tanti tra lo stadio e le feste di questi giorni lo hanno abbracciato e invitato a continuare. Per lui sarebbe stato pronto un contratto da 700.000 euro. E il boemo, nelle immagini che si sono viste, è sempre sembrato commosso, con gli occhi lucidi. E sentimentalmente coinvolto. Anche se, sempre nella notte di sabato, dopo aver festeggiato con drink e balli, non ha voluto dar
vita a un gesto che avrebbe potuto fuorviare le opinioni della gente.