(R. Maida) – Stekelenburg prepara le valigie. Nei prossimi giorni volerà ad Amsterdam, dove lo attendono i medici della nazionale olandese per esaminare il suo infortunio alla spalla: l’infiammazione non è svanita e gli ha consigliato di continuare le cure in patria in vista dell’Europeo. Per lui, quindi, la stagione si è conclusa a Torino nel modo più amaro: con un cartellino rosso. “Ma nella prossima stagione sarò qui, alla Roma ci tengo” ha assicurato Stekelenburg, che vuole prendersi la rivincita dopo un anno sbagliato: 40 gol incassati in 29 partite sono una delusione da cancellare al più presto.
“DECIDO IO” – Non sembra così convinto di restare invece Bojan Krkic, che ieri ha parlato ai microfoni di una radio spagnola “Esports Cope”, senza escludere nulla: «Ne ho sentite tante sul mio futuro, ma è presto per trarre delle conclusioni. Dovrò fare le mie riflessioni quando sarò in vacanza» . L’addio di Luis Enrique, che l’ha voluto a Roma, non condizionerà la sua carriera: “Sono abituato a fare affidamento solo su me stesso. La decisione finale spetta a me. Se sto bene in un posto, e in questo momento sto bene, non mi importa chi sia l’allenatore. Hanno associato la mia partenza dal Barcellona al rapporto con Guardiola. Ma non sono andato via per questo. C’erano altre cose che non funzionavano. Se Luis Enrique andrà via, come è possibile, al suo posto ci sarebbe un altro allenatore. Non cambierebbe niente per me”. (…) “Il Barça potrebbe riprendermi ma dovremmo parlare di tante cose. Quella è casa mia, però sono venuto a giocare in un posto dove sono stato accolto a braccia aperta. E anche qui mi sento a casa” . Staremo a vedere: nei giorni scorsi il suo procuratore è stato a Trigoria. L’ipotesi di separazione consensuale dopo un campionato così così è plausibile.