(A.Pugliese) – Quattro giorni per capire un futuro. O almeno decifrarlo, dandogli un’impronta definitiva o quasi. Sono quelli che attendono la Roma (e il suo mondo) da domani fino a lunedì prossimo. In mezzo c’è tutto un universo di sensazioni, scelte, decisioni.Dalla partita di Cesena al futuro di Luis Enrique, sempre più lontano dal Cupolone di mamma Roma. Massimi sistemi Oggi il cda di Unicredit approverà la trimestrale, domani è in programma l’assemblea per l’approvazione del bilancio, ma non solo. Si parlerà di tante cose (anche di politica retributiva, sistema incentivante e deleghe al cda) e, c’è da giurarci, ci saranno soci che contesteranno la politica di «aiuto» della banca di piazza Cordusio alla Roma.Tra i soci, infatti, sono tanti quelli che vorrebbero che Unicredit vendesse presto le sue azioni giallorosse (40 del 78% totale) e che sostengono che continuare ad essere parte attiva della Roma è solo fonte di perdite, economiche e d’immagine. Lunedì prossimo, invece, ci sarà il cda della Roma e lì, Unicredit, avrà modo di approfondire la questione.
Del resto, nel Cda societario (con gli americani collegati in conference call) c’è da sviscerare il famoso aumento di capitale (la cui prima tranche di 50 milioni dovrebbe essere «chiamata» entro fine mese) e, forse, decidere anche sulle retribuzioni dei manager. E non è detto che non venga anche proposto l’ingresso di nuovi soci e di nuove risorse. Verso l’addio Tra domani e lunedì, invece, c’è tutto un altro mondo pronto a cambiare. È quello che gira intorno a Luis Enrique ed al suo futuro, oramai (quasi certo) lontano da Roma. Sabato l’allenatore terrà la consueta conferenza stampa pre-partita, poi domenica pomeriggio a Cesena guiderà la Roma per l’ultima volta. E, tra le fine della partita e lunedì pomeriggio, ci potrebbe essere anche l’annuncio dell’addio ufficiale. Del resto, Baldini ci sta provando anche in queste ore a far cambiare idea all’asturiano, che però dentro di sé sembra aver maturato già la scelta. Ed è quella che riporta in Spagna, lontano dalle pressioni. Mercato In attesa di sapere chi sarà l’allenatore della Roma il prossimo anno, Sabatini continua a muoversi. Rodrigo Palacio è l’uomo che potrebbe sbarcare a Roma, il d.s. ci provò anche la scorsa estate,ma molto dipenderà anche da chi si sederà sulla panchina. In difesa la Roma ha poi messo gli occhi su Rolando, il centrale del Porto, una delle prime scelte di Villas Boas. I portoghesi partono da una richiesta di venti milioni di euro, ma alla metà (e bonus) si può chiudere. Piace anche Silvestre (Palermo), che ieri ha detto di voler un club più ambizioso. Sempre dietro, ma come esterno sinistro, piace Aly Cissokho del Lione, che ha un prezzo di mercato intorno agli 8-9 milioni di euro, e Moussa Sissoko del Tolosa. Per il centrocampo, invece, il nome che può tornare di attualità è quello di Michael Bradley, l’americano che in questa stagione ha fatto vedere ottime cose al Chievo ed è stato offerto ai giallorossi. La Roma provò a prenderlo la scorsa estate,ma era più un’operazione di marketing che altro. Ora, invece, c’è la stagione al Chievo e la prova che Bradley non è un bluff. Difficile però che basti per convincere Sabatini