(A. PUGLIESE) – Sabatini e Baldini sono tornati ieri da Madrid con una convinzione in più: Zdenek Zeman in questo momento è la soluzione migliore per il futuro della panchina giallorossa. Nella rosa dei 4 tecnici in lizza per la Roma, infatti, il management romanista si è convinto che Bielsa non possa essere la scelta giusta, per tutta una serie di motivi. Ed allora, considerando oramai il «grande freddo» con Montella e le difficoltà emerse strada facendo con Villas Boas, la soluzione è proprio quella di riportare il boemo nella Capitale, 12 anni dopo il suo addio. E non è un caso che ieri a Pescara (dove per la Roma c’era Frederic Massara) si respirasse grande tristezza, quasi consapevoli della scelta di Zeman. Che, tra l’altro, già venerdì sera aveva ribadito al club adriatico la sua scelta di andare via.
Boemo Zeman, quindi, è vicino al ritorno a Roma. Oggi ci sarà la festa-promozione, lunedì si sentirà di nuovo con i giallorossi, martedì incontrerà Sebastiani (presidente del Pescara, pronto a raddoppiargli l’ingaggio di 280.000 euro) e mercoledì annuncerà il suo futuro. A niente sono valsi anche i tentativi dei tifosi di ieri sera (cori e striscioni), l’ennesima dimostrazione d’affetto della città abruzzese. L’affetto, però, non vale il cuore. Per Zeman non è una questione economica, forse di rivincite, sicuro di amore. Come quello manifestato da alcuni tifosi ieri a Trigoria (con lo striscione «Zeman tutta la vita») o di chi che sta scrivendo via e-mail negli Usa, a James Pallotta, per convincerlo a prendere il boemo.
Bielsa no A Madrid la Roma è andata per capire se Bielsa fosse una pista praticabile o no. Sabatini e Baldini hanno avuto un contatto, preso informazioni. Ed alla fine, nonostante un parziale gradimento, sono tornati con la convinzione che non sia l’uomo giusto. Bielsa («Contiamo di accordarci con lui in settimana», ha detto Urrutia, presidente dell’Athletic Bilbao) a Roma non avrebbe il tempo di poter lanciare il suo calcio, in una piazza già «bruciata» dalla stagione conclusa, con la necessità di partire con la marcia giusta. «El Loco» avrebbe bisogno di tempo ed a Roma, il prossimo anno, di tempo non ce n’è.
I giovani Detto che il marchio Roma è sceso come valore dal 18° al 21° posto mondiale secondo il «Best Football Brands 2011-12» (con una perdita secca di 16 milioni, da 101 ad 85) curato dal sito Brandirecory.com, domani Roma e Catania si vedranno a Milano, all’Assemblea di Lega. La fiammella che lega ancora Montella ai giallorossi potrebbe riaccendersi lì, ma è dura. Come è dura che a Roma possa arrivare Villas Boas, che piace da morire a Baldini, ma vuole la certezza di poter lottare per vincere. Tra 72 ore, quindi, sarà l’ora di Zeman. A meno di colpi di scena.