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GAZZETTA GIALLOROSSA Conta solo il coraggio di andare avanti

Pallotta e Baldini

Dopo l’amichevole di fine stagione di Cesena termina l’appannato campionato della Roma. Un’annata difficile iniziata con le migliori intenzioni ma finita nello sconforto e nella disillusione più totale della piazza romana. Tanti errori, forse troppi. Troppe convinzioni mai messe in atto, tante parole spesso buttate al vento: un anno storto, storto come le dichiarazioni di fine estate del direttore generale Franco Baldini che bollo’ il capitano Francesco Totti come “pigro“. Non era nemmeno settembre e già da quell’intervista si capiva che qualcosa di non chiaro si celava all’ombra di Trigoria. Ma come, il maggior esponente della nuova societa’ a stelle e strisce mette in discussione ” la storia di Roma”? Messaggio forte e diretto a Luis Enrique, su come avrebbe dovuto gestire la stagione del capitano romanista (situazione paradossale perche’ se da un lato Baldini non voleva Totti al centro del progetto, dall’altro, Sabatini l’aveva paragonato “alla luce sui tetti della capitale“).

Insomma possiamo dire non c’era proprio unita’ d’intenti su tutte le linee della “rivoluzione“… Si presagiva un’annata complicata fatta di ostacoli, forse, troppo difficili da superare, con il progetto che non decollava e la squadra che domenica dopo domenica oscillava da una posizione all’altra della classifica. Un’annata conclusasi con un misero settimo posto e un allenatore, definitosi un combattente  che non avrebbe mollato mai, con valigia e biglietto di ritorno in mano per le Asturie.

Bollettino di stagione: eliminazione nei preliminari di Europa League contro i modesti slovacchi dello Slovan, due derby persi, figure barbine da Bergamo a Lecce, eliminazione dalla coppa Italia contro le riserve della Juventus, prestazioni sotto tono in lungo e largo per la penisola. Qualcuno pero’ da dentro Trigoria dirà: “Siamo primi in tutte le classifiche sul possesso palla delle serie A“,  mentre qualcunaltro, saggiamente, da fuori risponderà che “siamo primi anche nel possesso palla con le parole e con le promesse non mantenute”.

Del resto pero’ come diceva Wiston Churchill “il successo non e’ definitivo, il fallimento non e’ fatale: ciò che conta e’ il coraggio di andare avanti. Belle parole, un reale concetto di come si dovrebbero affrontare i progetti e di come si dovrebbero “preparare le battaglie”. Andare avanti come imperativo dal quale ripartire subito per la  rotta della prossima stagione. Andare avanti con Totti e De Rossi, fieri scudieri per le guerriglie di oggi e di domani. Andare avanti con gente che ama la Roma e che vuole solo il suo bene. Andare avanti con una situazione societaria delineata e ben definita, senza banche ed istituiti di credito di mezzo. Andare avanti verso la creazione di una squadra che possa in poco tempo tornare ad essere protagonista in Italia e magari anche in Europa. In battaglia si usa dire “ chi si estranea dalla lotta…“, beh e’ ora il momento di dimostrare  chi veramente vuole combattere per la Roma e con la Roma

Nicolo’ Ballarin

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