Finisce 2-2 all’Olimpico. L’attaccante sbaglia un rigore nel primo tempo, poi si riscatta con una doppietta nella ripresa. Molto combattiva la squadra di Montella, in gol con Lodi (rigore) e Marchese.
Quinta gara di fila senza successi e la Roma può quasi dire addio ai sogni d’Europa League. I giallorossi pareggiano contro un Catania privo di obiettivi, ma molto combattivo, che ribalta la partita dopo il vantaggio di Totti a inizio ripresa. La Roma insegue, rientra in gioco ancora con Totti, che festeggia le 500 gare in A, ma è inutile il forcing dei minuti finali, complice un ottimo Carrizo (che nel primo tempo para anche un rigore generoso allo stesso Totti). Lo scherzone riesce bene al grande ex Montella, e a questo punto i giallorossi dovranno sperare in un harakiri finale dell’Inter per acciuffare il sesto posto. Le nuvole sulla testa di Luis Enrique si fanno sempre più scure: potrebbe essere stata la sua ultima in un Olimpico che l’ha fischiato.
SCELTE — Il tecnico spagnolo recupera Lamela (che va in panchina, per fare spazio a Borini accanto all’altro rientrante Osvaldo e Totti), ma boccia José Angel. A fare il terzino sinistro c’è Marquinho, con Taddei a destra in un 4-3-3 molto elastico e offensivo. Modulo speculare per Montella, che deve rinunciare a Spolli, e punta sul solito tridente argentino Gomez-Barrientos-Bergessio.
RIGORE — Il primo tempo finisce 0-0, ma è un caso. La gara è vivace e le occasioni molte. Dopo 9 minuti arriva già l’episodio che può sbloccare la gara. Sulla palla messa dentro da Osvaldo, Carrizo sbaglia la presa e nel tentativo di recuperarla cade Borini: rigore che non convince. Sul dischetto va Totti, che sbaglia due volte: prima gli risponde Carrizo, poi l’attaccante calcia alto con il sinistro sulla comoda ribattuta. Il portiere argentino è decisivo qualche minuto più tardi, sempre su Totti, ribattendogli un destro sul primo palo da posizione defilata.
SUPER PARATE — In generale, è la partita dei portieri. Agli interventi dell’ex nazionale argentino seguiranno, dall’altra parte, quelli di Lobont. Al 24′ il romeno ribatte il destro a botta sicura di Legrottaglie; poco dopo la mezz’ora vola ancora e mette in corner sul tentativo di Gomez da fuori; e al 40′ è clamorosa la parata, con la complicità di un Bergessio poco cattivo sottoporta, “graziato” dalla bandierina alzata dal guardalinee. Si va a folate, in mezzo c’è anche un altro buon intervento di Carrizo su Gago. Si va al riposo sullo 0-0, ma sarebbe stato più giusto un 2-2.
BOTTA E RISPOSTA — La ripresa è altrettanto vivace, con la differenza che i gol arrivano. Prosegue il duello Totti-Carrizo. Il portiere gli dice ancora di no in avvio, prima di arrendersi al sinistro preciso dal limite del capitano. E’ il gol che sblocca un match che si mette in discesa, ma per il Catania. La squadra di Montella trova un clamoroso uno-due con Lodi (giusto rigore per fallo di Heinze su Barrientos) e Marchese (sinistro vincente dopo uno schema su punizione, con la difesa della Roma colpevolissima). Il finale è acceso e a tratti molto nervoso, quasi non fosse una gara di fine stagione. La reazione dei giallorossi c’è e Totti chiude alla grande un bel triangolo avviato da Marquinho e Pjanic. La Roma si butta in avanti e il forcing dell’ultimo quarto d’ora meriterebbe maggior fortuna, ma le ultime speranze si infrangono sul gran destro di Bojan deviato ancora una volta da Carrizo.
Fonte: Gazzetta.it