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IL MESSAGGERO Roma, ultime chiamate

 

Sabatini Fenucci Baldissoni

(A. Angeloni) –  «La nostra non deve essere una scelta veloce, ma la più conveniente». Così, da Trigoria, ieri pomeriggio. Idee chiare sui candidati tecnici, che vanno bene sia a Baldini sia a Sabatini, la Roma aspetta solo di tirare le somme dopo aver consultato una serie di tecnici. Non manca molto, assicurano. Quanto? Entro l’inizio della prossima settimana avremo l’allenatore, riferiscono i dirigenti romanisti. Meno velocità e più convenienza, dunque. Convenienza su ogni aspetto, anche nei costi. Ecco perché torna in ballo il nome di Zeman, non siamo alle cifre di Villa Boas, piace a gran parte della squadra (Totti su tutti) e alla gente, particolare non da poco. Ecco pure perché non va scartato definitivamente Montella.  Quanto chiede il Catania per liberare il suo allenatore? Pulvirenti comincia ad avere le idee chiare, ha risistemato l’assetto societario e adesso si farà vivo con la Roma per stabilire il quantum. Poi a Trigoria, con Montella già congelato da un bel po’ (soprattutto dalla Banca), decideranno se la richiesta economica (o tecnica, non Florenzi dirà la Roma) sarà giusta. Lunedì in Lega la Roma e il club di Pulvirenti tireranno una linea definitiva sulla questione Montella, contornato in questi giorni da altri e illustri candidati. Oltra a Zeman, uno di questi è Villas Boas, che non si è piaciuto con il Liverpool (che sta trattando a Miami con Martinez) e che alla Roma invece piace tanto. Il portoghese sta ovviamente valutando il progetto dei giallorossi,con tutti i suoi pregi, difetti e rischi, gli stessi nei quali ha sbattuto la testa Luis Enrique. I soldi non sono un problema e a Roma ne guadagnerà tanti anche se non gli stessi (cinque milioni più o meno) di Liverpool. Villas Boas negli ultimi colloqui con la Roma è stato chiaro su tutto, pure sulla campagna acquisti, che dovrà essere di ottimo livello. Il portoghese piace da matti a Trigoria, è l’allenatore giovane come Luis e anche vincente, seppur reduce da un fallimento a Londra. I dubbi di Villas Boas sono ideologici: non vorrebbe fare un salto nel buio e quindi avrebbe soprattutto bisogno di protezione in caso di scelte tecniche impopolari, tipo quelle che gli sono costate la panchina al Chelsea. Sotto questo aspetto avrebbe carta bianca e ogni garanzia e ciò lo tranquillizza. Ed ecco perché il portoghese ad oggi se la gioca con gli altri, seppur costando il doppio. Dalle scommesse, dalla beata gioventù, all’esperienza. Marcelo Bielsa, impegnato con il suo Bilbao nella finale di Coppa del Re al Vicente Calderon (stasera ore 22) contro il Barcellona, è il classico sergente di ferro, capace di far giocare bene le sue squadre, anche fatte di giovani(vedi la nazionale cilena). Esperto, rigido, conosce bene Sabatini, che stasera, forse con Baldini, farà probabilmente un blitz a Madrid per parlare con Bielsa, non si sa mai, e non solo. Bielsa vuole viversi questo suo ultimo atto della stagione e poi comunicherà le sue intenzioni. A Bilbao non vogliono che vada via e la società basca vuole accontentarlo su tutto. E a lui a Bilbao sta da Dio. «Finisco la stagione e decideremo con il club il mio futuro», le parole de El Loco.  Altra certezza, e veniamo a Zeman che, come Montella, per Roma ha una debolezza. Zdenek conosce l’ambiente, è amato dai tifosi, Totti stravede per lui, che prima di concedersi vuole aspettare il finale di stagione (domani con il suo Pescara affronterà la Nocerina). Zeman ha il contratto in scadenze e la Roma ha già contattato il ds del Pescara per informarlo su questa idea. Il boemo è un accentratore ma è anche garanzia di spettacolo, è uno che non costa molto e sa valorizzare il patrimonio tecnico già esistente a Trigoria. Suggestione? Realtà? Vedremo. I pro, al momento, sono maggiori dei contro. Potrebbe essere lui il nome del week-end, con lui la Roma passerebbe dal possesso palla stanco di Luis Enrique al 4-3-3 tutta velocità e verticalizzazioni. Si valuta.Nessuno a Trigoria giura di aver già scelto.  Se Zdenek non sarà scelto e se la stessa cosa dovesse succedere pure a Montella, ci sarebbe già alla finestra la Fiorentina, diretta (oggi dovrebbe essere ufficiale) da Daniele Pradè, cha conosce e stima entrambi. Tutti, insomma, chi più e chi meno, hanno un buon motivo per dire sì o per essere scelti dalla Roma. Manca poco e sapremo. «Non siamo in alto mare», assicurano da Trigoria. Siamo al 25 maggio, ci mancherebbe pure.

 

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