(S.Carina) – La scorsa estate – nonostante avesse preso in corsa un gruppo allo sbando dopo l’addio di Ranieri e fosse riuscito a giocarsi un posto in Champions sino alla penultima giornata di campionato – venne liquidato con la spiegazione che il nuovo corso aveva bisogno di dare«un segno di discontinuità con il passato». Undici mesi dopo, Montella la sua rivincita se l’è già presa. Ha salvato il Catania con una decina di giornate d’anticipo, ha fatto giocare alla squadra siciliana un ottimo calcio offensivo senza poter disporre dell’attaccante migliore (Maxi Lopez) poi venduto a gennaio[…]
“In questo momento non sono emozionato, ma so già che domani (oggi, ndc) sarà diverso. È uno stadio amico, sono colori che conosco e riconosco. Di sicuro non sarà una partita come tutte le altre. A Roma ci sono già tornato per giocare contro la Lazio, ma è chiaro che stavolta vivrò emozioni diverse. La Roma? Ha un organico importante, ci sono calciatori che possono risolverti la partita in ogni momento e ambisce ancora ad entrare in Europa League”. Sembra non volersi fermare: “E poi, penso che Totti voglia festeggiare le sue 500 presenze in maniera particolare. I tifosi si sono dimostrati più maturi rispetto agli anni passati, hanno avuto l’intelligenza di sposare pienamente il progetto della società. Un ricordo indelebile? L’ingresso in campo nella partita in cui poi abbiamo vinto lo scudetto». Inevitabile arriva la domanda sul futuro: «Io prossimo allenatore della Roma? Fanno anche nomi più importanti del mio.[…]”