(F. Bovaio) – Parte oggi l’operazione Europei di molte nazionali, tra le quali l’Italia, la Danimarca e l’Olanda, ovvero le tre rappresentative che ci interessano più di vicino perché nella lunga lista dei loro pre-convocati troviamo quattro giocatori giallorossi: De Rossi e Borini con l’Italia, Stekelenburg con gli orange e Kjaer con i danesi.Probabilmente resteranno tutti anche nella lista dei ventidue che poi partiranno materialmente per la Polonia e l’Ucraina, visto che, a parte Borini, si tratta di colonne delle rispettive nazionali. De Rossi con l’Italia ha giocato settantuno partite ed è uno degli intoccabili della squadra che Prandelli sta allestendo per provare a vincere una competizione nella quale gli Azzurri non hanno quasi mai ben figurato. Tanto che la loro unica vittoria è arrivata solo nel 1968, nella sola occasione in cui gli Europei vennero disputati nel nostro Paese.
E anche stavolta gli Azzurri avranno il loro bel lavoro per centrare la qualificazione in un girone giudicato estremamente difficile, in quanto composto dai campioni del mondo in carica della Spagna (contro i quali esordiranno domenica 10 giugno alle 18), dall’Irlanda di Trapattoni e dalla sempre temibile Croazia.
Quanto a Stekelenburg è l’indiscusso portiere titolare della nazionale olandese da ormai un triennio e lo sarà anche nella prossima manifestazione continentale, nella quale gli orange esordiranno sabato 9 giugno proprio contro la Danimarca del suo compagno in giallorosso Kjaer. Anche quest’ultimo, infatti, è una delle colonne della propria nazionale, della quale è pure uno dei giocatori più esperti a livello internazionale. Reduce da un’annata non eccezionale vorrà sicuramente riscattarsi agli Europei, ai quali arriverà comunque da giocatore della Roma. Penseranno poi Sabatini e il nuovo allenatore a riscattarlo o meno.
Resta Borini, l’unico ancora tra coloro che son sospesi dei quattro moschettieri romanisti in odore di Europeo. Su di lui Prandelli punta molto anche perché, privato dalla malasorte di Giuseppe Rossi, ha bisogno di forze fresche in attacco, dove la grinta e il fiuto del gol del romanista potrebbero tornargli molto utili. Per convincerlo a portarlo in Polonia Borini ha a disposizione questo stage di preparazione, nel quale dovrà giocarsi tutte le sue carte.