(D. Galli) – Nel Cda di lunedì nessuno chiederà a Franco Baldini di farsi da parte. Il dg gode della massima fiducia della proprietà. Resterà in sella. Quella di ieri a Sky è stata una stoccata al consigliere di amministrazione Pippo Marra dopo l’ultima “lettera ai romani”. La prossima stagione dovrebbe iniziare comunque con un nuovo supermanager. In America hanno incaricato apposta un’azienda di head hunting. Sono società che selezionano il personale maggiormente qualificato per il posto richiesto dal committente. Nel caso specifico, un posto richiesto da James Pallotta e Thomas DiBenedetto.
Il mister X sarà sulla carta un amministratore delegato, ma di fatto un presidente operativo. Un primus inter pares rispetto all’attuale ad Claudio Fenucci. Sarà colui che risponderà solo alla proprietà. Sia per Baldini, sia per Fenucci, non si tratterà affatto di un ridimensionamento. Il diggìresterà a capo dell’area tecnica. L’ex numero 2 del Lecce si occuperà sempre dei conti, dei rapporti con Lega di A, Figc, Coni e Viminale, ma soprattutto continuerà ad avere il potere di firma sui contratti dei tesserati. Non solo manterrà quindi le deleghe che già ha, ma in più seguirà da vicino il progetto sullo stadio di proprietà.
Agli americani serve semplicemente un’altra figura. Una che sia diretta emanazione della cordata. C’è già Mark Pannes, ma vive negli States. Alla proprietà occorre invece qualcuno che respiri l’aria di Trigoria. Che viva la Roma 24 ore su 24. Il nome nuovo non uscirà comunque nel Cda di lunedì, dove sarà chiamato – è così che si dice in gergo – l’aumento di capitale da 50 milioni. È la prima tranche di una ricapitalizzazione che, complessivamente, di milioni nelle casse della Roma ne porterà 80. All’ordine del giorno c’è un’iniezione di liquidi che per la società è di fondamentale importanza. Unicredit ha già messo la sua parte, 20 milioni, il resto sarà a carico della cordata statunitense. Durante il Cda la società replicherà al Cavalier Marra, presidente dell’AdnKronos, consigliere giallorosso, amico di lunga data della famiglia Sensi e grande appassionato di missive. Possibilmente, ai romanisti. E possibilmente da spedire tramite la propria agenzia di stampa. Nell’ultima, recentissima, ha detto di «ignorare il progetto per il futuro» e si è chiesto «in che misura si voglia investire in nuove risorse umane, tecniche e finanziarie per puntare a traguardi entusiasmanti». […]