(C. Zucchelli) – Una festa alla romana con la squadra nello spogliatoio: pizza e porchetta sul tavolo, risate e sorrisi, scherzi e battute. Luis Enrique con un giorno di ritardo ha voluto festeggiare così il compleanno insieme ai suoi giocatori e a tutto lo staff tecnico. Chi si aspettava però, dopo la pizza e il brindisi, un discorso di commiato del tecnico è rimasto deluso: Luis Enrique non ha detto nulla alla squadra. Aspetta che la stagione finisca, anche se la partita di Cesena conta poco o nulla: «Indipendentemente da quello che sarà il mio futuro – il messaggio del tecnico – voi dovete dare il massimo». La sensazione che però hanno tutte le persone che lavorano a Trigoria è che l’allenatore spagnolo stia vivendo i suoi ultimi giorni al Bernardini. Nel pomeriggio di ieri si era sparsa la voce di un vertice tra lo stesso Luis Enrique e Baldini: notizia smentita. E non perché i due non si siano parlati, visto che lavorano nello stesso posto. Semplicemente non servono vertici o discussioni particolari: il direttore generale sa perfettamente qual è la volontà del tecnico e, anche se ha sperato – e spera – fino all’ultimo in un ripensamento non ha bisogno di chiudersi in una stanza con Luis per decidere il futuro. Anzi. Lo stesso Baldini e Sabatini, come inevitabile, stanno già programmando quello che sarà. Con discrezione ed eleganza, caratteristiche che sta dimostrando di avere anche lo stesso Luis Enrique il quale non dirà nulla di pubblico prima di averlo fatto con la squadra e con le persone che hanno condiviso con lui questo ultimo anno. Il tecnico con ogni probabilità si prenderà un anno di riposo e a Barcellona si dicono certi che, prima o poi, allenerà il club catalano. Sarebbe un ritorno a casa così come sarebbe un ritorno a casa quello diVincenzo Montella. Campione d’Italia nel 2001, ex allenatore giallorosso e attuale guida tecnica del Catania con cui ha ancora un altro anno di contratto, Montella tornerebbe di corsa. Con sincerità e stile proprio all’Olimpico sabato scorso ha detto di non avere recriminazioni con la nuova società che dodici mesi fa non lo ha confermato. Non erano parole di facciata: Montella era ed è veramente convinto che l’anno trascorso in Sicilia gli abbia fatto bene e lo abbia fatto crescere molto. Si trova bene, anzi benissimo. Ma a una chiamata di Baldini non direbbe di no. E i contatti già ci sono stati, persino ieri. Chi invece non arriverà è Prandelli, che al Corriere della Sera ha ribadito di voler rimanere alla guida dell’Italia fino al Mondiale del 2014. Le conferme su un probabile ritorno di Montella a Trigoria arrivano anche dalla Sicilia: il presidente del Palermo, Zamparini, lo ha dato per certo mentre il dg del Catania, Lomonaco, non si è voluto sbilanciare: «Non so se andrà via, ma qualsiasi sarà la sua decisione credo che lui debba pensare al bene della sua carriera». Chi conosce bene Montella è Davide Lippi, che a Teleradiostereo ha detto: «Io non sono l’agente di Montella, posso chiarirlo sperando che poi non si tornino a dire inesattezze. Semplicemente ho un ottimo rapporto con lui, siamo amici, lo seguo dai suoi primi passi nelle giovanili della Roma. Sta dimostrando di essere in grado di gestire le sue squadre sia nel corso della settimana sia a partita in corso. Ha le caratteristiche giuste per arrivare ad alti livelli. A me non risulta – ha aggiunto Lippi – dal punto di vista non del rappresentante di Vincenzo, ma da addetto ai lavori e da amico, che Montella sia con certezza il prossimo allenatore della Roma»