(F. Ferrazza) –Dopo De Rossi è Totti a chiedere rinforzi alla società.L´occasione per parlare la regala il pranzo di addio offerto da Luis Enrique a squadra e staff tecnico in un noto ristorante di Santa Severa. «Io sono anni che lo dico, e mi prendete per matto», l´inequivocabile risposta di Francesco, sulla necessità di investire in maniera decisa. E su Montella. «Vincenzo ha un bel carattere, appena arrivato l´anno scorso mi ha messo fuori. Nei quattro mesi in cui ha allenato la Roma ha dimostrato che non guarda in faccia nessuno. Mi dispiace per Luis Enrique, abbiamo sempre detto che saremmo stati contenti se fosse rimasto, però la decisione è stata sua. Ci è piaciuta la sua umanità e il rapporto con noi giocatori. Ma ora penso alle vacanze e da luglio cominceremo la nuova avventura, sperando che vada meglio».
Al rientro dalle vacanze Totti troverà appunto Montella, a un passo dall´accordo con i giallorossi (questo fine settimana?), nonostante il presidente del Catania, Pulvirenti, provi a fare la voce grossa. «Non dovete dare per scontato che cambieremo allenatore – le sue parole a Teleradiostereo – in questo momento l´allenatore non è la nostra priorità, ce ne occuperemo più in là, con calma e senza fretta. Ancora non ho parlato con Vincenzo, per quello che mi riguarda resta da noi e non è una questione personale con la Roma». A Trigoria non sembrano preoccupati, convinti che quelle di Pulvirenti siano frasi di circostanza.
Fronte mercato: è Van Der Wiel a chiudere la porta in faccia al club giallorosso. «Il mio agente ha detto alla Roma che io preferisco una squadra che gioca in Champions». Più vicino, invece, il riscatto di Gago dal Real Madrid. «Sono nella capitale per incontrarmi con Baldini – l´ammissione di Lombilla, manager del ragazzo – Gago sta bene qui e mi aspetto al fumata bianca la prossima settimana, visto che i due club sono ben disposti alla negoziazione».