(F. Balzani) – «Io e Vincenzo siamo così amici che mi mise in panchina subito lo scorso anno». Francesco Tottidà il bentornato a Montella con una battuta che mette a tacere chi vede nella scelta dell’Aeroplanino lo zampino del numero dieci. «Montella ha un bel carattere, lo conosco bene – ha proseguito il capitano -. Nei quattro mesi in cui ha allenato la Roma ha dimostrato che non guarda in faccia nessuno: se deve fare una cosa la fa senza farsi intimorire». Dichiarazioni che confermano l’imminente ritorno di Vincenzino a Romanonostante le resistenze del presidente del Catania Pulvirenti tese ad ottenere il massimo dalla trattativa con Sabatini (la cessione in comproprietà di Crescenzi e la cessione di 2 di calciatori dal contratto pesante). L’arrivo di Montella a Trigoria, previsto tra stasera e domani, chiuderà definitivamente l’avventura di Luis Enrique nella capitale. L’asturiano, prima di ripartire per Barcellona, ha ricevuto una bella sorpresa: la squadra ha infatti organizzato un pranzo d’addio a base di pesce in riva al mare, proprio sulla spiaggia di Santa Severa dove Lucho avrebbe voluto surfare quest’estate. Alla festa hanno partecipato tutti: giocatori e staff tecnico a eccezione di Kjaer e Stekelenburg (in nazionale) e degli assenti ingiustificati Simplicio e Borini. «Se Luis Enrique fosse rimasto saremmo stati tutti contenti – ha detto Totti -. Però è stata una sua decisione, rispettabilissima. Ci è piaciuta la sua umanità, il rapporto che ha avuto con tutti noi giocatori e il pranzo di oggi ne è una dimostrazione ». Cambiato nel look (testa rasata), Lucho non ha voluto rilasciare dichiarazioni: «Quello che dovevo dire l’ho detto, non parlo più». Scena muta anche da parte di Osvaldo (in odore di cessione) e De Rossi (visitato a Trigoria per la frattura alla mano destra). Proprio le recenti dichiarazioni del centrocampista riguardo la necessità di fare investimenti veloci hanno stimolato un’altra battuta di Totti: «De Rossi dice che servono acquisti? Io sono anni che lo dico e mi davate del matto! Questa stagione è andata male, ora andremo in vacanza e da luglio cominceremo una nuova avventura. Chi paga il pranzo? Speriamo gli americani». Poi di corsa a brindare con Lucho (molto silenzioso), prima di incontrare Nadal agli Internazionali. Simpatico il siparietto tra Totti e Llorente che chiede al capitano un discorso. «Siete voi che andate via, mica io», è stata la risposta.