(F. Balzani) – Montella ancora non può sedersi sulla panchina della Roma. L’Aeroplanino è ancora il favorito (per distacco) per succedere a Luis Enrique tanto che ieri a Trigoria, nell’incontro con Sabatini e Baldini, si è parlato di mercato e staff tecnico.
Tra la Roma e Montella resta però l’ostacolo-Pulvirenti. La dirigenza giallorossa, stanca di aspettare, ha chiesto al tecnico di stringere i tempi (entro domani) per convincere il presidente del Catania a dare il via libera senza indennizzo economico. In caso di nuova fumata nera si cambierà strada, con buona pace di Sabatini (che stravede per Vincenzino) e la ritrovata verve di Baldini che dopo l’incontro in Usa con Pallotta sembra aver smaltito la delusione per l’addio di Luis Enrique. Dopo una giornata passata in famiglia nella sua villa di Casal Palocco, Montella oggi telefonerà a Pulvirenti e lo metterà spalle al muro: «O mi libera (ottenendo tra l’altro il prestito di un giovane dalla Roma, ndr) o mi dimetto».
Una mossa che interromperebbe i rapporti con i siciliani, pregiudicando i possibili arrivi di Gomez e/o Marchese. Lo stesso Montella, poi, non vorrebbe rivinare il bel rapporto che ha con Catania. A spingere Montella a fare questa telefonata è anche la famiglia. La sua compagna, Rachele Di Fiore, aspetta il secondo figlio e non intende muoversi dalla capitale dopo aver seguito Vincenzo (da giocatore) a Genova e a Londra. Anche i figli della ex-moglie spingono per il ritorno del loro papà a Trigoria (tanto più che il più grande, Alessio, gioca con i Giovanissimi giallorossi). Col passare delle ore e col ritorno di Baldini a Roma, però, le strategie non sembrano più così scontate.
Oltre a Villas Boas, conteso anche dal Liverpool pronto a offrirgli 5 milioni a stagione, rispuntano i nomi di Capello e Zeman ai quali basta una telefonata per tornare a Trigoria. Brutte notizie intanto sul fronte merchandising: la Roma è sesta (dietro al Siena) come proventi derivanti dal main spons