(F. BALZANI) – Quindici giorni, forse qualcosa in meno:la Roma non aspetterà oltre per annunciare il nome dell’allenatore del futuro. Che sia Lucho oppure no. La dirigenza giallorossa, Baldini in testa, proverà infatti fino all’ultimo a trattenere Luis Enrique a Trigoria offrendogli pieni poteri su mercato e gestione tecnica. Un’impresa titanica considerando la gran voglia di tornare in patria (Valencia o Siviglia) del tecnico spagnolo che in caso di mancata vittoria contro il Catania (vorrebbe dire addio definitivo all’Europa), potrebbe annunciare già sabato sera le dimissioni. Non sarebbe però Villas Boas il suo sostituto. L’ex-tecnico del Chelsea, considerato in Portogallo (e non solo) come il candidato numero uno per la panchina giallorossa, rappresenterebbe una nuova scommessa e dopo l’esperienza con Lucho la Roma preferisce andare sul sicuro puntando su un allenatore che ha già un minimo di esperienza nel nostro campionato.
Una garanzia di successo sarebbe Capello. L’ex-ct inglese tempesta di chiamate l’amico Baldini e nella capitale tornerebbe di corsa, ma la società giallorossa non potrebbe garantirgli acquisti da top club. Prandelli invece resta la prima scelta, ma per avere il ct della Nazionale bisogna aspettare la fine degli Europei. Più semplice arrivare a Montella che ha messo in stand-by le offerte provenienti da Inter, Lazio e Fiorentina. Domani l’Aeroplanino tornerà all’Olimpico nelle vesti del nemico, ma avrà l’occasione per parlare faccia a faccia con il ds Sabatini che ha già avuto modo di sentire al telefono in questi giorni. La Roma, neanche a dirlo, resta la sua prima scelta e lo spogliatoio sarebbe entusiasta dell’arrivo di Montella che da Catania potrebbe portarsi Spolli e Gomez (giocatori seguiti da tempo da Sabatini). L’avversario numero uno di Vincenzino per la panchina giallorossa si chiama Allegri che il Milan potrebbe scaricare a fine stagione. Il tecnico toscano e Baldini si sono dati appuntamento al 14 maggio per chiudere in un modo o nell’altro la trattativa. Più indietro restano Pioli e Zeman. In attesa di capire chi sarà il prossimo allenatore, intanto, il mercato della Roma vive un momento di empasse. Heinze e Cicinho a parte, il mercato in uscita è bloccato così come quello in entrata che registra comunque la trattativa con il Villarreal per il difensore Musacchio e quella con l’Udinese per Armero.