Dopo aver vinto un campionato di serie B con il Pescara e Zeman in panchina, Gianluca Caprari, è intervenuto durante la trasmissione “La città nel pallone” in onda sui 99.8 di Radio Ies per parlare del tecnico boemo, di Luis Enrique e del suo futuro:
Come è stato vincere un campionato con Zeman?
“Per me è stato bello ed importante essendo stata la mia prima esperienza lontano da Roma. Sono cresciuto molto con il mister”.
Su Zeman?
“Il mister vuole il 100% dai suoi calciatori e si lavoro con ritmi molto intensi. Nel suo modo di lavorare si fatica veramente tanto”.
Differenze tra Luis Enrique e Zeman?
“Devo ringraziare Luis Enrique che mi ha dato grande fiducia. Sono cresciuto tanto con lui. L’unica differenza è che Zeman vuole i tagli e Luis Enrique predilige il possesso palla”.
Che cosa ti ha lasciato Luis Enrique e cosa ti ha insegnato Zeman?
“Luis Enrique lo ringrazio per avermi portato in prima squadra. Zeman? E’ il massimo per un giovane. Allenarsi con lui ti fa crescere sotto tutti i punti di vista”.
Da attaccante, è più facile adattarsi agli schemi di Zeman o Luis Enrique?
“Penso che sia più complicato il gioco di Zeman, ma quando entri nei meccanismi puoi davvero far bene”.
E’ veramente così dura la preparazione di Zeman
“E’ dura, tanto dura. I primi mesi ho fatto fatica a reggere il passo tutti i giorni, poi mi sono abituato. Il lunedì si fanno 45 minuti di corsa intorno al campo, ad intermittenza, con vari scatti. Poi addominali nel pomeriggio, senza vedere mai la palla. Il martedì si fa sempre doppia seduta: lavoro atletico la mattina e palla nel pomeriggio. Il Mercoledì invece, allenamento singolo con balzi e lavoro sulla forza. Giovedì di nuovo doppio: mattina scatti e esercizi atletici, pomeriggio partitella. Il venerdì mattina infine, si fa velocità, possesso palla e partitella. Ah, dimenticavo, il lunedì si fanno i gradoni (ride, ndr)”.
E’ vero che qualcuno rimette perché non è in grado di reggere i ritmi?
“Si è vero, sono arrivato dopo la preparazione, ma mi hanno detto che succede”.
Con chi ti sei trovato meglio al Pescara?
“Ho giocato sempre con Insigne e Immobile, e mi scambiavo con Sansovini. Sono tutti e tre bravi, però con Marco ho giocato di meno. Con gli schemi del mister ci si diverte tanto e si ha sempre l’opportunità di arrivare davanti alla porta”.
Insigne?
“E’ forte. Anche Verratti è fortissimo”.
Sono pronti per una grande squadra?
“Penso di si, poi se c’è un mister che vede i giovani è il top”.
Speri di tornare nella Capitale con Zeman o rimanere in provincia?
“Non saprei dire. Sarà il mister a decidere quello che fare con me, ma sapete come la penso. Con Zeman sarei pronto sicuramente, non ci penserei due volte a tornare”.
Fonte: La città nel pallone, RadioIes