Ieri l’approvazione del bilancio, con l’aumento di capitale da 50 milioni che servira’ a ripianare le perdite e finanziare il Calciomercato, domani il ‘countdown’ per il nuovo stadio di proprieta’. La campagna acquisti della nuova Roma’americana’ non sara’ fatta solo di nuovi giocatori – 5, 6 facce nuove varcheranno i cancelli di Trigoria nelle prossime settimane – ma soprattutto di strategie, di merchandising, di efficienza: tutto cio’ insomma che possa, nelle intenzioni della proprieta’, migliorare il ‘commercial enhance’, gli introiti. Punto di partenza il nuovo stadio.
Il cda di ieri, che ha approvato i dati previsionali per l’esercizio 2012/13, ha anche affrontato il dossier stadio, la cui procedura di individuazione e selezione delle aree interessate e’ ormai alle battute finali. L’advisor‘Cushmann & Wakefield’ ha presentato nei giorni scorsi la short list con i nomi delle aree su cui iniziare un ulteriore lavoro di approfondimento. Da una decina di aree verdi si passera’ a una lista piu’ ristretta (3-4), che portera’ poi alla scelta definitiva. Quella di uno stadio che da solo ”generi utili” da poter poi reinvestire nell’area tecnica, anche in vista dell’arrivo del fair play finanziario voluto dall’Uefa.
Se lo stadio e’ il punto di arrivo della nuova strategia commerciale giallorossa, la strada per arrivarci prevede altri passaggi cruciali, a cominciare dalla lotta alla contraffazione del marchio, per finire alla ‘bonifica ambientale’: ordine pubblico e sicurezza. Un binomio che, a detta dei management americano, dovra’ restituire lo stadio ai tifosi, agli appassionati. Rientra in questa ottica il progetto dell’open day ‘Un giorno allo stadio’ in programma all’Olimpico il 19 luglio, subito dopo il rientro della squadra dal ritiro di Riscone e prima della partenza per la tournee americana. Tifosi e calciatori insieme per un giorno per festeggiare l’avvio della stagione, con foto e possibilita’ di vedere da vicino i propri beniamini per quanti si presenteranno allo stadio con la maglietta giallorossa.
”Vogliamo migliorare la sicurezza intorno e dentro lo stadio – fanno sapere da Trigoria – attraverso un sistema di bonifica ambientale ma senza intensificare lo stato di polizia. Il tifoso che verra’ allo stadio si dovra’ sempre sentire al sicuro ma senza avvertire alcun senso di controllo”. Lo stadio – oggi l’Olimpico, domani quello di proprieta’ – dovra’ insomma diventare il luogo-simbolo del tifo giallorosso e non ci saranno solo sciarpe e bandiere ma anche giochi, libri, spazi hi-tech. Si dovra’ poi riconsiderare il sistema delle vendite (”insoddisfacente negli ultimi 10 anni”), sviluppando il merchandising a livello internazionale. Per sfruttarlo al meglio si utilizzera’ il mondo del social network e dei canali tematici: tutti gli 88 milioni di tifosi giallorossi sparsi nel mondo, a detta dell’ad Mark Pannes e del direttore marketing Cristhoher Winterling, avranno cosi’ la possibilita’ di interagire e farsi sentire.
C’e’ da affrontare poi la stagione, che per Totti e compagni e’ ormai alle porte (3 luglio le prime visite mediche a Trigoria): la campagna acquisti non e’ ancora entrata nel vivo ma Baldini e Sabatini fanno sapere di avere le idee chiare. Risolto la telenovela Borini e l’acquisto di Marquinho (voluto da Zeman e ufficializzato in queste ore), gli operatori giallorossi sono ora alla ricerca di un centrocampista di qualita’e di un paio di centrali di difesa (Kjaer e Gago non faranno parte del nuovo corso boemo). L’intenzione del management e’ di puntare su giovani talentuosi e di disfarsi dei contratti piu’ onerosi (Borriello e Pizarro su tutti): se negli altri Paesi il 55-60% dei ricavi serve a coprire il monte-ingaggi, alla Roma questa percentuale si avvicina al 100%. Su questo gli americani sono pronti a intervenire.
Fonte: Ansa.it