GianFrancesco Turano autore di FUORI GIOCO intervenuto a Radio IES in “Radio Città”
Tu che fai un’analisi globale di quello che c’è dietro una partita, parliamo della Cordata Americana.
Di Benedetto è il caso più interessante, perché lui è il primo presidente non italiano della Serie A. Vedere in tribuna un presidente straniero è una novità assoluta. E’ arrivato alla fine della nota gestione della famiglia Sensi. Il calcio italiano è fatta di monarchi, anche la cordata Mezzaroma-Sensi. Gli americani cercano di esportare un modello americano proprio. La stessa cordata in fase di assestamento, sembra mettere in evidenza il ruolo di James Pallotta.
Ritieni che sono nella volontà di investire, dopo la fase di studio?
Loro hanno un progetto interessante, come se si fossero comprati il Colosseo. Sempre più pubblico americano allo stadio, con magliette e gadget. Voglio ricordare il Manchester United e il Real Madrid in Asia che stanno facendo milioni di ricavi col merchandising. Loro non hanno ancora capito che il calcio mercato qui in Italia è una cosa particolare,dove avviene il passaggio di denaro, loro devono prendere ancora le misure, perché abituati al baseball dove c’è solo lo scambio dei giocatori. Se loro guadagnano bene sennò arrivederci.
Su la nuova lazio?
Lotito è un rappresentate tradizionale, monarchico. La Lazio è gestita come una “governance”, in cui lotito decide tutto. I Biancocelesti sono stati salvati con una misura di rateizzazione di 23 rate annuali, una manovra di cui Lotito stesso si vanta molto. Lui ha una posizione paradossale, con una tifoseria nostalgica di Cragnotti e contro se stesso, perché il tifoso vuole vincere.
Parlando della spagna?
Solo Mourinho e C.ronaldo costano 27 Milioni di euro stipendi netti l’anno. Il famoso fair play finanziario ha un futuro? O Platini si impone oppure deve lasciare la poltrona. Dovrebbe intervenire con gli sceicchi, e magari decidere con delle penalizzazioni.
De Laurentiis?
E’ un caso fra i più incredibili, prese il Napoli 8 fa ad un passo dal fallimento. Quando lo prese non capiva niente di calcio e i Cinepanettoni lo facevano de sica-boldi, da cui guadagnava fior di qauttrini. Adesso il contrario,perchè di 10 milioni di guadagno
9 vengono dal Napoli e 1 viene dai botteghini cinematografici. Un altro esempio lungimirante è l’udinese, un caso di squadra incredibile perché Pozzo ha fatto del suo calcio un tipo di industria.
Moratti ha sempre speso affinché non ha avuto affianco un tutto, cosa è successo da parte di marco presidente Saras?
Moratti da quando è arrivato all’ Inter e ha già speso 1 miliardo e mezzo di euro, da quando è presidente. Massimo Moratti ha sempre messo soldi suoi, quindi la Saras è sempre stata lasciata fuori. Ad un certo punto però i suoi guadagni dalla Saras si sono bloccati, a causa della guerra in Libia, e questo ha avuto un contraccolpo immediato, finendo di fare grandi coli o vendendo, come nel caso Eto’o.ò La crisi ha colpiti anche i grandi industriali, che non riescono più a tenere il passo e quindi punti sui giovani.
Questo vale anche per il Milan?
Il Milan ha un andamento a ottovolante, Berlusconi già nel 2008 aveva annunciato un austerity. Nel 2010 rilancia la politica tramite l’acquisto di RObinho e Ibra. Adesso che è in fase di allontanamento dal mondo politico, è ripassato all’austerity. Tutti e 5 i figli sono quasi disinteressati, soprattutto marina e Piersilvio. Adesso Galliani si trova Barbara Berlusconi, in mezzo alle vicende di mercato in quanto figlia del patron e sentimentalmente legata a Pato.
Chi è Maurizio Zamparini?
E’ un friulano che ha fatto 1500 km per andarsi a prendere il Palermo, prima di proprietà di Franco sensi. Lui era già stato proprietario del Venezia. Si diceva che voleva costruire squadre per costruire affianco dei supermercati. Ad un certo punto li vende la sua catena di ipermercati ad un gruppo francese, che gli danno moltissimi soldi e ne crea una nuova. Va nel Beneventano fondando un nuovo gruppo, Mandi. Dopo di che col Palermo torna in serie A, attraverso molte difficoltà, soprattutto quella di Cosa Nostra. Lui voleva costruire un nuovo supermercato per il suo Palermo e venne ostacolato dalla mafia. Lui sfrutta l’amicizia con il il suo procuratore antimafia
Grasso, il quale è un tifoso sfegatato del Palermo, che comincia a farsi vedere in ritiro e cosi facendo diventa un garante stesso della società e della squadra. Varie minacce arrivano tra cui una anche al direttore sportivo, al quale viene recapitato una testa di caprino. Dopo di che i colpevoli vengono arrestati e M. Zamparini riesce a costruire il suo nuovo centro commerciale, avviando per un futuro prossimo i lavori per il nuovo stadio.
Preziosi?
E’ un imprenditore che ha avuto un grandissimo successo producendo giocattoli. Per esempio i” gormiti”. Nasce tramite la pubblicità, nei primi anni 80’ conosce Berlusconi e capisce che le reti Mediaset possono fargli fare un sacco di a soldi e comincia a fare pubblicità su quelle reti, facendo spot tutto l’anno. Lui stringe i suoi rapporti con Berlusconi, si appassiona al calcio, diventa amico e socio di Capello, in vari gruppi imprenditoriali. Ad un certo punto si era messo pure a fare i profumi. Prima acquista il Saronno e poi il Como che fallisce (dove dentro c’è anche Moggi). Preziosi va via prima del fallimento e compra il Genoa portandolo in sere A, ma comprando l’ultima partita col Venezia dandogli 250.000 euro. Questo gli costa una retrocessione in C1, una condanna di 5 anni di radiazione arresti domiciliari per il Como. Comincia una serie di rapporti con in tifosi innescando un giro di commesse. Avendo avuto re condanne al massimo grado lui è ancora li tranquillo, e questo dimostra la punta dell’iceberg del nostro calcio.
Chi rischia di più nel calcio scommesse?
Sono in arrivo delle novità importanti sul fronte Genoa, Siena, Lazio. A queste sia il Bari che il Lecce dalla procura di Bari.
Questo avrà influenze sul prossimo campionato?
Sicuramente il prossimo campionato partirà con tante penalizzazioni. Ma poi ci vorrà ancora qualche mese per andare a vedere come finirà per i club e giocatori più importanti. Speriamo di non rivedere il solito colpo di spugna.