Baldini vola in Brasile, Sabatini a Milano, ma la Roma ufficializza solo la Hall of Fame. Dov’è l’errore? Forse non c’è, forse le tempistiche. Una società che in una settimana di Maggio apre la campagna abbonamenti, presenta tecnico e maglie,mostra all’esterno che una programmazione forte e chiara c’è, è presente e non conoscerà soste di alcun tipo. E allora il tifoso dopo aver saputo chi l’allenerà, con che maglia giocheranno, deciderà se aumentare le tessere dell’Olimpico con i nomi sulle spalle. Il dg è volato in Brasile per chiudere varie trattative: Dodò, Castan, Thomas, Marquinho. Il ds invece a Milano tratta Destro e metà Borini. La domanda si pone spontanea: facendo riferimento alla promessa di Baldini all’Ara Pacis (” metteremo dentro queste maglie campioni e chi campione ci diventerà”) al momento si vedono (o vedono) solo i secondi, nessuna traccia del campione, del colpo da botteghino, del giocatore affermato. Colui che ti permette di fare il salto di qualità assicurato senza pensare ad ambientamento o tecnico. Zeman arriva e vuole smentire la nomea di allena-baby fenomeni, ma il mercato della Roma non lo sta aiutando. Il boemo ha chiesto una squadra per vincere ed i nomi attuali non ci danno la sensazione che la dirigenza,per la prossima stagione, la pensi allo stesso modo.
A cura di Andrea Di Carlo