(R.Boccardelli) – Il primo pensiero di Zeman sarà quello di avere Francesco Totti in splendide condizioni fisiche. E non cè dubbio che il boemo, gradoni o no, farà di tutto per avere il capitano al top della forma. Sa che con lui ogni impresa è possibile e non importa che siano passati tredici anni da quella volta. La classe non è acqua e quella di Totti è cristallina, doc.
Il giovane Totti di Zeman partiva da sinistra e come un soldatino sbuffava e obbediva dentro gli schemi del boemo che non prevedevano e non prevedono il trequartista. Ma già allora, di tanto in tanto, Francesco si prendeva qualche licenza: di inventare sul posto il numero che fa la differenza. E anche se non rientrava nello schema, Zeman lasciava andare: quello di Totti era già calcio allo stato puro. Confortati da Abel Balbo, che di quella Roma zemaniana è stato il centravanti, diciamo anche noi che nella nuova Roma il ruolo di Totti è al centro dell’attacco. Francesco conosce gli schemi di Zeman e dall’alto della sua bravura non gli sarà difficile reinterpretarli alla sua maniera […]. E del suo carisma in campo i giovani giallorossi hanno ancora bisogno. Totti si è già reiventato centravanti quando Spalletti trovò la quadratura del cerchio in una Roma che stentava ad esprimersi. Centravanti atipico, assolutamente originale, ma al tempo stesso capace di interpretare due ruoli in uno: finalizzatore e rifinitore, bomber e assist man. Alla sua maniera. Con due esterni veloci al suo fianco e con centrocampisti pronti all’inserimento […], anche a 36 anni Totti può essere larma in più di questa Roma: uomo gol, ma anche regista super avanzato