(A. Ghiacci) – La Roma non molla. Perché ha deciso di puntare su Destro, il giovane attaccante italiano più conteso in questo momento. Conteso, peraltro, da tre top club di casa nostra come Inter, Juventus e, appunto, Roma. A Trigoria i dirigenti sono convinti che l’investimento valga eccome la candela. Genoa e Siena, comproprietari del cartellino e aventi lo stesso diritto di veto su eventuali altre destinazioni, hanno fissato il prezzo: per prendere Destro servono 16 milioni. E i contatti continuano. Sabatini ha sondato, dopo quella rossoblù, anche la sponda bianconera del Siena. Per capire a trecentosessanta gradi. Il pallino però, sembra comunque leggermente più in mano al Genoa. Ma anche in questo caso i rapporti della Roma sono buoni e attivi da tempo. Ecco perché ora la Roma è in corsa, consapevole però che proprio Preziosi aveva già raggiunto un accordo di massima con l’Inter per 15 milioni di euro, accordo poi reso vano dal riscatto della metà esercitato dal Siena all’ultimo momento, quando nessuno se l’aspettava più. (…)
STRATEGIA – La Roma ha già in mente il piano per provare a ottenere il sì e aggiudicarsi un ragazzo che ha ancora ampi margini di miglioramento e che con Zeman potrebbe diventare un’assoluta certezza nel giro di pochissimo tempo. I giallorossi sono pronti a mettere sul piatto 15 milioni, per pareggiare almeno l’offerta dell’Inter. L’interlocutore principale, anche se i contatti con il Siena sono in piedi e non riguardano solo Destro, è come detto il Genoa. Genoa che ha riposto alcune delle sue attenzioni su qualche giocatore giallorosso. Ecco allora che la soluzione potrebbe essere quella di arrivare ad un cash di 8 milioni inserendo un paio di contropartite tecniche. La prima potrebbe essere Borriello, attaccante forse già di troppo che con l’arrivo di Destro lo sarebbe ancora di più. Borriello peraltro a Genova, sponda rossoblù, tornerebbe molto volentieri. (…) Una cosa appare certa: su Destro c’è anche la Roma, e gli ultimi giorni hanno fatto registrare passi avanti.
MARQUINHO – Alla fine ha avuto ragione la Roma. Perché negli ultimi giorni, quello che sembrava un accordo semplice, fissato a gennaio, solo da rispettare, si era tramutato in difficile, in dubbio, seriamente a rischio. Alla fine però ha vinto la Roma, ottenendo lo sconto che cercava e riscattando Marquinho per un milione in meno di quanto pattuito oltre sei mesi fa, in sede di prestito. E’ stato un tira e molla che nelle ultime ore ha sfiorato più volte la rottura. I contatti tra la dirigenza giallorossa e quelle del Corinthians sono stati frenetici, tra telefonate, fax, interventi di procuratori e operatori vari. Marquinho è di nuovo, o meglio ancora, un giocatore della Roma: 3,5 milioni di euro al Fluminense per un mancino che in tanti avevano già dichiarato ideale per il gioco di Zeman. L’accordo prevede che il pagamento venga concluso in due annualità. Marquinho nei suoi primi mesi italiani ha convinto tutti, in campo con 15 presenze e 3 gol, fuori con un attaggiamento da professionista e bravo ragazzo allo stesso tempo. Ecco perché i giallorossi non lo hanno voluto perdere. Avessero aspettato altri quattro giorni, Marquinho sarebbe oltretutto diventato extracomunitario: un rischio che nessuno a Trigoria ha voluto correre e ieri pomeriggio c’è stata l’accelerata finale. (…)