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CORRIERE DELLO SPORT Roma, trasforma le cessioni in oro

Walter Sabatini

(R. Maida) – Ma quanti sono? Si parla di acquisti, di rinforzi, che ovviamente costituiscono una condizione necessaria per costruire una Roma da vertice, ma in parallelo la società deve usare la motosega per potare una rosa gonfia di individualità superflue. Bravi calciatori, magari, però non adatti al lavoro che ha in mente Zeman. E’ un libretto di risparmio da circa 30 milioni, tra cartellini e stipendi.

QUANTI NOMI – I telegrammi di convocazione per il raduno del 3 luglio stanno per partire. Facendo una proiezione credibile, in questo momento sarebbero 42 i calciatori convocabili a Trigoria. Quasi quattro squadre di calcio. E nel conteggio abbiamo escluso i giocatori nati dal 1993 in poi, come Piscitella, Nico Lopez e Verre, che andranno quasi sicuramente in ritiro a Riscone di Brunico. I nati nel 1992 non potranno più giocare in Primavera, quindi diventano professionisti a tutti gli effetti. Al di là dei costi di gestione e delle sofferenze per il bilancio, con un organico così folto è impossibile organizzare un allenamento e studiare in maniera approfondita le qualità dei calciatori. Ci vorrebbero due campi e due allenatori. Zeman non vuole questo e ha chiesto a Sabatini di consegnargli un gruppo di 25-30 giocatori già per l’inizio della preparazione. 
NO A BORRIELLO – Tra quelli che tornano, due sono vecchie colonne della squadra: Pizarro, 33 anni e 4 milioni lordi di stipendio, e Borriello, 30 anni e altri 6 milioni lordi da addebitare alla società. Grandi calciatori con un grande passato. Secondo le prime valutazioni di Zeman, possono essere ceduti. Il problema è che non è così semplice. Nelle ultime ore i loro nomi sono stati accostati alla Fiorentina, dove si sono sistemati gli ex Pradè e Montella, ma i Della Valle non possono pagare stipendi tanto impegnativi. L’affare si potrebbe chiudere solo se la Roma collaborasse al pagamento degli ingaggi. Non una grande prospettiva, a dire la verità. Borriello, intanto, conserva la speranza di essere richiamato dalla Juve, a cui ha regalato un gol molto importante nella volata scudetto (a Cesena). Ma a scoraggiare i possibili acquirenti, Marotta incluso, non c’è solo l’ingaggio. Ma anche la durata anacronistica del contratto: scadenza 2015. (…)
I RISCATTI – Il nodo che vincola la Roma sulle strategie riguarda i giocatori in prestito o in comproprietà: Gago è stato restituito al Real Madrid. Per Kjaer, protagonista all’Europeo con la Danimarca, Sabatini cerca l’accordo con il Wolfsburg dopo aver lasciato scadere i termini per il diritto di riscatto. Potrebbe anche essere mollato. Marquinho invece è destinato a rimanere. La Roma pagherà quanto deve al Fluminense: 4,5 milioni. Per il rumeno Stoian la situazione è incerta. Il Bari vorrebbe riscattarne la metà per poi trattarlo con altri club, Sabatini sta cercando di non perderne il controllo. E poi c’è la questione con il Crotone. Florenzi rientrerà alla Roma, anche a costo di pagare due milioni per sbloccare la comproprietà.
IN USCITA – Per ridurre il numero, in qualunque caso, andranno via molti giovani. Prima, durante o dopo il ritiro. Non Bertolacci, che ha il contratto in scadenza nel 2013 e viene da due campionati di serie A: dovrebbe restare e rinnovare il contratto. E forse neppure il terzino Crescenzi, che dopo le buone stagioni a Bari e Crotone potrebbe fermarsi a Roma. I vari Sini, D’Alessandro, Pettinari, Sini, Mladen (di rientro dalla Romania come il portiere Pena) troveranno ingaggi in serie B. Antei invece rimarrà almeno fino a gennaio, visto che è stato appena operato al ginocchio per la rottura del legamento crociato. Non è stato ancora deciso, infine, il futuro di Viviani: se fosse rimasto Luis Enrique sarebbe andato a giocare in serie B in prestito.(…)
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