(V. D’Angelo/G. Di Feo) – […]Il Parma l’ultimo giorno di mercato dell’estate scorsa lo prestò alla Roma 1,25 milioni, con riscatto fissato a 7, accordo che poi a gennaio diventò una comproprietà al Parma 2,3 milioni più il prestito di Okaka.
L’esplosione del giocatore, però, ha alzato di parecchio l’asticella dell’eventuale riscatto giallorosso, e l’ipotesi del rinnovo della compartecipazione era stoppata dal giocatore, che di ritrovarsi uomo a metà fra 12 mesi proprio non voleva saperne. E sulla trattativa tra Parma e Roma teneva gli occhi più che vigili il Liverpool: quest’anno lo allena Brendan Rodgers, che con Borini in campo due stagioni fa guadagnò la promozione in Premier con lo Swansea. I Reds, insomma, andavano anche oltre l’interesse, pronti a mettere sul piatto fino a 12 milioni per l’attaccante.
Parma e Roma hanno parlato, ma la distanza era incolmabile: l’offerta giallorossa non andava oltre i 4-4,5 milioni, dall’altra parte il giocatore veniva valutato 15 e di conseguenza la metà non poteva valere meno di 7. Già nel primo pomeriggio i due club preparavano l’offerta in busta, anche se i depositi sono stati tra gli ultimi, arrivati nel box della Lega a poco meno di un quarto d’ora dalla chiusura delle porte. Il Parma ha scritto 4,188 milioni, la Roma invece per non rischiare 4,9, aggiudicandosi il giocatore. Tirando le somme: il Parma fa una signora plusvalenza da un calciatore preso a parametro zero e sommando anche il grano del riscatto di Giovinco ora ha un tesoretto mica da ridere per il mercato, la Roma ha tenuto uno degli attaccanti giovani più promettenti d’Europa nonché adattissimo al gioco di Zeman. Azzurri e contenti, insomma.