(S. Carina) – È forse l’interrogativo tattico più intrigante: nel 4-3-3 di Zeman, dove giocherà De Rossi? Ieri il tecnico boemo ha impiegato tre domande (e altrettante risposte) per fare chiarezza. Alla prima – quando gli è stato chiesto chi tra Verratti e il centrocampista di Ostia in un’ipotetica rosa avrebbe ricoperto il ruolo di regista – se l’è cavata non rispondendo “perché il mercato inizia il primo luglio. Marco ha fatto sicuramente un grande campionato, si è fatto notare ma attualmente non c’è niente”. Poi dopo aver ribadito che De Rossi è un centrocampista e che non lo vede come difensore centrale – “se ci sono necessità, che spero non ci saranno, potrà adeguarsi ma non è quello che penso di fare” – è capitolato: “Se Daniele è un regista o un interno? Per me è un centrocampista: per fare il regista ci vogliono altre doti. Può giocare mediano ma con altri compiti”.
Tradotto: almeno nelle idee del tecnico, De Rossi giocherà da interno. Non è un mistero che al calciatore piaccia maggiormente giostrare da play basso anche se nell’altro ruolo ha già dimostrato in passato di essere in grado di sfruttare al meglio anche il proprio fiuto del gol con gli inserimenti da dietro. Domanda lecita: e chi sarà allora il regista? Nella rosa attuale, senza contare De Rossi, rimangono Pjanic e Pizarro. Ma il centrale del 4-3-3 zemaniano, oltre a dover costruire l’azione è anche il primo a chiamare il pressing (e ad attuarlo) e sia il bosniaco che il cileno non sembrano garantire fisicità e velocità necessarie. Viene da sé che la Roma cercherà questo calciatore sul mercato. È chiaro che a Zeman piacerebbe avere Verratti. La concorrenza sul calciatore è però fortissima e il Pescara non è disposto a fare sconti. Anche perché gli acquirenti non mancano. Il Genoa è pronto ad offrire 10 milioni oltre al prestito di uno dei giovani talenti Tachtsidis (nell’ultima stagione al Verona e segnalato anche dal tecnico boemo, ndc) e Alasshan. C’è poi l’Inter che in virtù dei numerosi affari in ballo con il club rossoblù (Destro, Kucka, Granquist) potrebbe diventare la naturale destinazione per il centrocampista. Ma è la Juventus ad incutere più timore anche per l’appeal che riscuote nel calciatore. Per questo motivo, pur continuando a monitorare la situazione relativa al pescarese, la Roma sta seguendo altre piste. Tra queste c’è quella principale che porta al regista del Sochaux, Martin, classe’88, convocato nei 23 che il ct francese Blanc ha portato agli Europei. Oltralpe, scrivono (Le Parisien) anche di un trattativa in dirittura d’arrivo per Sissoko, centrocampista del Tolosa che però per caratteristiche non sembra sposarsi con quanto cercato da Zeman in quel ruolo. Non è escluso nemmeno un doppio arrivo (e una sorpresa): in questo caso non va depennato il nome del giovane Brozovic, under 21 croato, centrocampista del Lokomotiva Zagabria, seguito anche da Everton e Liverpool.
Ma il centrocampo non sarà l’unico reparto ad esser integrato. In attacco, mentre Bojan risponde positivamente all’interesse del Malaga, in entrata – oltre a Insigne (e Sau) – il nome nuovo è quello di Vargas (chiesto il prestito al Napoli). Novità anche in difesa: in attesa degli arrivi di Castan e Dodò – l’idea è di prendere uno tra Ogbonna e Benatia. La valutazione che dà l’Udinese del marocchino è fuori mercato: 18 milioni. La Roma lo valuta tra i 10 e 12. Tempo per trattarlo non manca.