(E. Pinna) – C’è chi ha subito due infortuni, ed ha recuperato neanche fosse l’uomo da sei milioni di dollari (serie cult americana degli Anni Settanata), chi ne ha subito uno solo ma sembra comunque un cyborg. C’è chi gioca con un dito rotto ed una schiena a pezzi. C’è chi si sacrifica pure se gli cambiano le carte in tavola, chi nonostante tutto, una stagione massacrante e tante partite sulle spalle, non si perde neanche una gara dal primo minuto. E c’è chi, addirittura, sei mesi fa temeva di dover smettere di giocare a pallone, invece è qui a trascinare l’Italia verso un sogno. E’ una delle caratteristiche che ci distinguono nel Mondo, che rendono speciale ogni cosa che facciamo. Si chiama spirito di sacrificio, è quello che ci riesce meglio.
CUORE ITALIA – Il malore di fine ottobre, quel cuore che sembra impazzito all’improvviso, il ricovero al Policlinico di Milano, una diagnosi (sofferenza cerebrale su base ischemica causata dalla presenza di un forame ovale pervio cardiaco interatriale) che lasciava presagire l’addio al calcio, l’operazione, cinque mesi di sofferenza, poi una seconda rinascita. In una parola, Antonio Cassano. Che giovedì sera, al National Stadium di Varsavia, ha fatto impazzire i tedeschi, li ha irretiti come fossero bambini al parco, ha inventato dal nulla l’azione del primo gol, che ha aperto la festa. La grande paura, provata di ritorno dalla trasferta di campionato di Roma, è alle spalle. Adesso c’è solo un obiettivo, un traguardo da raggiungere. L’Europa….
Già, De Rossi: una frattura scomposta all’indice della mano destra, ridotta con un’operazione, nell’ultimo turno della serie A (che per Prandelli è stato maledetto), poi i problemi alla schiena subito dopo la partita contro l’Inghilterra, sciatalgia e non solo, sempre in bilico fra la semifinale e l’infermeria. Eppure Daniele è sempre lì, non molla mai, ha giocato in difesa le prime partite perché eravamo in emergenza, ha ripreso il suo posto a centrocampo pure cpontro la Germania. Un gladiatore. Come Balzaretti, che non ha fatto un fiato, Prandelli gli ha dovuto cambiare fascia visto l’infortunio di Abate (un altro che ha recuperato granzie anche alla testa oltre che alle cure mediche dello staff sanitario azzurro), lui s’è adatto e pure alla grande. E adesso possiamo sognare l’Europa…