(F. Oddi) – Poche persone, nel mondo del calcio, conoscono il modo di giocare di Zeman meglio di Luigi Di Biagio.
Forse solo quelle che lavorano con lui, gente come Cangelosi e Modica: l’ex regista del Foggia e della Roma invece si sta costruendo una carriera per conto suo, da commissario tecnico dell’Italia Under 20. La Roma l’ha vista spesso, per seguire Federico Viviani e i tanti giovani giallorossi nel giro azzurro, ora la vedrà guidata dal suo vecchio maestro. “Che è l’uomo giusto, per tanti motivi, per riportare entusiasmo. Anche se, effettivamente, a Roma non è che ci voglia poi molto, per dare entusiasmo. Certe volte bastano un paio di risultati”.
Cosa gli servirà per lavorare al meglio? “La società lo metterà sicuramente nelle condizioni ideali. A livello tecnico non moltissimo: credo bastino 3-4 acquisti. Un difensore centrale, un terzino e un centrocampista. In attacco stanno a posto così. Se cercano una punta, evidentemente venderanno qualcuno”.
Qualcuno sostiene che Pjanic, forse quello con più talento del centrocampo della Roma, possa non essere poi così adatto al suo gioco. “Guardate che a lui, anche a centrocampo, piacciono molto i giocatori tecnici. Quando ha potuto scegliere, uno dei due intermedi lo ha sempre preso con i piedi buoni. Uno come Pjanic, se impara un po’ di fase difensiva, può andare alla grande. Anzi, secondo me, certe volte, magari a gara in corso, ci potremmo vedere anche Lamela nei tre di centrocampo. Anche se il vero ruolo dell’argentino per me, con il boemo, sarà quello di ala destra”.
Dei benefici per i giocatori come Rosi, che fanno del dinamismo la loro arma migliore, è quasi superfluo parlarne. “Aleandro lo vedo molto bene con il mister. Lui è un giocatore che ha caratteristiche che si addicono pienamente al gioco del boemo”.
Chi altro potrò beneficiare della cura-Zeman? “I giovani. Penso a uno come Viviani, che ha le caratteristiche che avevo io. Ma anche a Florenzi, che in questa stagione ha fatto benissimo in Serie B e si merita di giocare nella Roma. Senza dimenticare poi Crescenzi o Caprari. Giocare con Zeman ti apre un mondo, se sei giovane”.
Capitolo portiere: Stekelenburg? “Maarten ha un’ottima tecnica di base, come tutti i portieri olandesi: per quel tipo di gioco è fondamentale. Ma dovrà sicuramente cambiare il modo di interpretare il ruolo, dovrà partecipare molto di più alla manovra. Ora come ora, rimane troppo spesso sulla linea di porta. Imparerà a farlo, ne sono certo”.
Negli intrecci di mercato, si dice che la Roma voglia Verratti e che sia pronta anche ad offrirgli un posto da titolare, spostando magari Daniele De Rossi ad intermedio. “Secondo me Verratti non viene. E poi De Rossi è un centrocampista centrale, punto. Poi l’intermedio lo ha fatto e lo può fare. Ma non è il suo ruolo: lui è forte fisicamente, bravo a giocare sia sul corto che sul lungo, molto abile di testa, il centrale ideale. Anzi, secondo me, quando in questi anni lo si è accusato di non aver giocato poi così bene, è perché stava facendo l’intermedio invece che il perno del gioco”.
E il capitano? “E il capitano per me farà il centravanti. Che, di tutti gli attaccanti di Zeman, è quello che corre di meno. Così arriverà più fresco in zona gol…”.