(A. Pugliese) – Nessuna fumata bianca, con il countdown che è oramai ad un passo dal gong finale. Che arriverà alle 19 di stasera, dead line entro la quale Parma e Roma dovranno rinnovare la comproprietà di Fabio Borini. Nel caso in cui non succeda, allora si andrà davvero alle buste (che verranno aperte domani mattina in Lega). A questo punto, l’ipotesi che sembra essere più probabile.
Giornata Ieri Roma e Parma sono rimaste in attesa a lungo, visto che i due club da tempo sono d’accordo per il rinnovo della comproprietà, come da gentlemen agreement di fine gennaio, quando Borini passò per metà dal Parma alla Roma (dove era in prestito da inizio stagione). Il problema, però, è che l’attaccante giallorosso non ne vuole sapere di restare ancora un campionato a metà, dopo aver fatto un’ottimo campionato ed essere sbarcato in azzurro (ed a Euro 2012). Borini ci tiene, quindi, ad essere tutto di una squadra e, nella fattispecie, della Roma (tra l’altro, nella Capitale ha comprato anche casa da pochi mesi, proprio in prospettiva futura). Walter Sabatini, tra i tanti incontri avuti ieri a Milano, ha provato a trovare un’intesa con De Marchi, l’agente di Borini, ma non si è arrivati ad un punto d’incontro. Ci riproverà anche oggi, proprio per evitare di arrivare alle buste. Ma da ieri sera, però, la Roma ha anche cambiato strategia.
Accordo Visto che con Borini non si riesce a trovare un punto d’incontro e visto che alle buste c’è il rischio reale di perdere il giocatore, la Roma ha cominciato a trattare anche con il Parma per acquistare l’altra metà del giocatore. Agli emiliani, infatti, è arrivata un’offerta di 12 milioni di euro da parte del Liverpool (dove il prossimo anno allenerà Brandan Rodgers, due stagioni fa ex tecnico di Fabio ai gallesi dello Swansea) e questo mette un po’ di ansia in casa giallorossa. Il Parma, però, valuta Borini circa 15 milioni di euro e per l’altra metà ne vuole 7-7,5. La Roma a quella cifra non ci intende arrivare, anche perché agli emiliani ha già girato a gennaio 2,3 milioni di euro per la metà, a cui bisogna aggiungere l’1,25 per il prestito oneroso di agosto: insomma, in tutto già 3,5 milioni di euro versati nelle casse emiliane, a cui la Roma sarebbe disposta ad aggiungere altri 4-4,5 per avere l’intero cartellino. Tra domanda ed offerta, per un eventuale accordo, ballano quindi 2,5-3 milioni. Ma considerando i rapporti tra le due società (c’è di mezzo anche l’affare Okaka) non è escluso che si arrivi ad un accordo. In caso contrario, sarà buste e lì può davvero succedere di tutto. Con il Liverpool pronto alla porta del Parma e Psg e Inter ancora alla finestra.
Altro mercato E mentre in Brasile Baldini ha messo il marchio sull’operazione Dodò e praticamente chiuso quella che porta a Castán (a vuoto invece il tentativo di piazzare Fabio Simplicio al Bahia allenato da Falcao e dove gioca Amantino Mancini), Sabatini ieri ha avuto moltissimi incontri a Milano. Si è visto con il Cagliari per riparlare di Astori, con Delli Carri per chiudere gli ultimi dettagli relativi a Caprari (che resterà al Pescara) ed ha respinto le lusinghe di Parma e Siena per Aleandro Rosi, che rimarrà ancora in giallorosso: la Roma è convinta che con Zeman possa rilanciarsi.