(A. Pugliese) – La prima mossa di Luis Enrique fu escludere Totti, nella sfida di andata dell’Europa League, in quel di Bratislava. La prima di Zeman, invece, è stata quella di riabbracciare il capitano, ricordando i tanti momenti vissuti insieme nelle due stagioni in giallorosso, ma non solo. Così ieri, si sono ritrovati in un noto ristorante di Roma, da «Checco dello Scapicollo», dove giocatori e dirigenti della Roma sono praticamente di casa. Era la prima volta da quando Zeman è ridiventato allenatore della Roma, non la prima da quando lasciò Trigoria. Tra Francesco e il boemo l’affetto si è cristallizzato nel tempo, così come la stima reciproca. E il rapporto, negli anni, non ha mai perso di intensità.
L’incontro Ci tenevano a vedersi subito e ieri mattina, appena Francesco è sbarcato a Roma da Miami (dove era stato in vacanza con Ilary), una delle prime cose che ha fatto è stata quella di chiamare Zeman. Il resto è venuto da sé, quasi scontato. Vediamoci, mangiamo qualcosa insieme. Così hanno passato quasi un’ora e mezza (con loro c’era anche Vito Scala), mangiando anche le stesse cose (spaghetti con le vongole e ciliegie come dessert), in perfetta sintonia. «Da centravanti hai preso troppi calci», ha ribadito il boemo al capitano giallorosso, anticipando le sue mosse. Francesco, infatti, avrebbe voluto chiederglielo quel «dove giocherò», ma non lo ha fatto, umile come sempre. E allora si è limitato ad una battuta, «si è ingrassato, mister…». Ma dove giocherà davvero Francesco Totti? Dipenderà dal mercato e anche dalle prime sensazioni, quelle del ritiro. Il capitano potrà fare il centravanti (atipico), ma potrà anche essere provato lì a sinistra, dove iniziò con il boemo e dove Zeman ha sempre detto che «poteva giocare fino a 40 anni».Bisognerà però verificare se, a quasi 36 di anni, Francesco avrà ancora il passo per fare l’esterno d’attacco nel 4-3-3 zemaniano.
Discorsi Così, tra l’emozione di ritrovarsi e qualche lungo silenzio, Totti e Zeman hanno parlato di tante cose, a cominciare dalla felice avventura di Pescara del mister. Il boemo ha poi chiesto al capitano lumi sulla scorsa stagione e Francesco lo ha rassicurato sul gruppo: «È sano, fatto di bravi ragazzi. E di buoni giocatori». Concetto apprezzato da Zeman, che poi ha ribadito come la priorità sia proprio quella di intervenire sulla difesa, il reparto che meno ha convinto nella gestione-Luis Enrique.Francesco, invece, di lumi non doveva chiederne, perché tanto sa tutto di ciò che lo aspetta. A cominciare dalla preparazione. «È sempre la stessa, vero?». Sì, è sempre la stessa. E punta a mettere benzina nei muscoli della Roma. Dove giocherà Totti, poi, si deciderà più avanti. Ma, c’è da scommetterci su, per Zeman non sarà mai un problema.