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GAZZETTA GIALLOROSSA Konsel: “Il mio cuore batte ancora per la Roma. Stekelenburg? Mi ha deluso, deve cambiare”

Konsel Michael

Portiere giallorosso dal 1997 al 1999, Michael Konsel è passato sotto la gestione Zeman quando il boemo siedeva sulla panchina della Roma. A questo proposito, la redazione di Gazzettagiallorossa.it, ha contattato l’ex portiere giallorosso per parlare della situazione portieri a Trigoria. Ecco le sue parole:

E’ d’accordo con la società sull’allontanamento di Tancredi?

“E’ sempre una decisione della società. Se hanno pensato che non andava bene, non si può fare nulla”.

Su Cangelosi.

“A Roma mi sono trovato benissimo con tutti. Con Zeman e Cangelosi, trovammo il modo per lavorare bene, così arrivai ad una condizione eccezionale. Con Zeman il lavoro è diverso: non mi allenavo solo con Cangelosi, ma partecipavo tanto al lavoro della squadra. A quei tempi avevo grande esperienza e questo modo di giocare era perfetto per me”.

Saresti pronto a tornare?

“Se Zeman e la Roma me lo chiedono, sono a disposizione. Il mio cuore batte ancora per la Roma. Mi piacerebbe, perché da quello che sento dai tifosi, per tanti anni non hanno trovato nessuno come me in porta. Posso dare la mia esperienza e il mio contributo per quanto riguarda il concetto di gioco di Zeman e il mio”.

Sei stato a Trigoria, hai parlato con i dirigenti?

“Ho parlato con Baldini e lui mi ha detto che prima doveva parlare con Zeman. Io sono contento se la Roma mi chiama: posso dare una mano”.

Su Stekelenburg.

“Sono un po deluso, perché pensavo che era tra i più forti, ma a Roma non ha ancora dato il massimo. Ha un grande potenziale, ma lo deve anche dimostrare. In Nazionale si dice che gioca meglio, ma quest’anno, sopratutto con la Germania, ha fatto qualche errore. Si è buttato giù troppo presto, non mi ha trasmesso sicurezza. Gli manca qualcosa, forse mentalmente. Deve cambiare”.

E’ adatto al calcio di Zeman?

“Penso di si, con i piedi è abbastanza bravo”.

Un portiere che consiglieresti alla Roma?

“Quelli forti sono già sotto contratto, io purtroppo sono in pensione (ride n.d.r.)”.

A cura di Flavio Festuccia 

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